Il Consiglio comunale di Randazzo ha approvato a maggioranza la revoca della delibera che il 15 luglio del 2013 ha eletto Nino Grillo presidente del Consiglio comunale. 9 a 2 la votazione finale con Grillo che all’inizio della seduta ha deciso di non partecipare. Nella proposta di revoca, firmata per primo da Alfio Pillera, i consiglieri hanno accusato il presidente di non averli rappresentati e difesi e di aver più volte violato il regolamento consiliare. Di parere avverso, invece, i consiglieri che sostengono l’Amministrazione secondo cui Grillo si sarebbe sempre comportato con imparzialità. Alla fine la votazione. Ma a sentire gli uffici del Comune, sembrerebbe che l’atto abbia solo una valenza politica. Grillo, infatti, resterà alla guida del Consiglio comunale. Per il responsabile del settore Affari generali del Comune, Vincenzo Zirilli “per approvare la revoca del presidente è necessaria la maggioranza qualificata dei due terzi, con votazione per appello nominale, dei componenti del Consiglio previa disciplina statutaria”. Parere confortato anche dalla segretaria comunale Carmela Vitetta. Ma l’opposizione incalza: “Le violazioni dello statuto e del regolamento da parte del presidente sono atti tecnici e concreti – dice Cettina Foti – invieremo tutto all’assessorato regionale. Vedremo chi avrà ragione”. Intanto Grillo annuncia che si sta preparando a convocare il prossimo Consiglio comunale. “Il mio comportamento – afferma – è stato sempre quello di coinvolgere i consiglieri. Forse pago il risultato elettorale e la popolarità nella cittadina. L’atto votato “peraltro illegittimo” e con i pareri contrari, mi costringe a percorrere strade superiori affinché si ristabilisca il rispetto della legge”. G. G. Fonte “La Sicilia” del 11-04-2015