Sembrerebbe ferma la frana sulla Ss 116, nel tratto Randazzo – Santa Domenica Vittoria, che dal 13 marzo scorso tiene in apprensione gli automobilisti delle province di Catania e Messina. Ieri mattina il sindaco di Randazzo, Michele Mangione, ha effettuato un sopralluogo in contrada Martinetto, dove si è verificata la frana per verificare se lo scivolamento del terreno, che probabilmente ancora si muove a valle della Statale, abbia provocato ulteriori cedimenti nella carreggiata. Fortunatamente i segni sull’asfalto sono più o meno identici a due mesi fa. “Ci siamo accorti – afferma il primo cittadino – che le fenditure nell’asfalto non hanno subito variazioni rispetto al marzo scorso. Anche a valle nel terreno, pur sconnesso, sembra che la situazione non sia cambiata. Controlliamo questa strada con molta attenzione e nei prossimi giorni ci sarà un ulteriore sopralluogo da parte della Protezione civile. E’ prevista la presenza dell’ing. Giovanni Spampinato, dirigente del Sevizio regionale di Protezione Civile per la Provincia di Catania”. Tanta attenzione per questa strada è più che giustificata. La Ss 116 Randazzo – Capo D’Orlando è il collegamento principale fra il versante nord dell’Etna e la provincia di Messina. Se questa strada si dovesse interrompere i residenti di Santa Domenica Vittoria che percorrono quasi quotidianamente i 7 chilometri che li dividono da Randazzo, dove ottengono tanti servizi essenziali, rimarrebbero isolati e costretti ad allungare il percorso di decine di chilometri. E non sarebbe la prima volta. Nel 1996 una frana, iniziata in un luogo non molto distante da quello di oggi, interuppe per giorni il transito fra le due comunità con gravi disagi. Un rischio che tutti vorrebbero evitare, ma che se si verificasse metterebbe in evidenza la debolezza della rete viaria del versante nord dell’Etna e di quello meridionale dei Nebrodi. Di una possibile nuova strada fra Randazzo ed il Messinese si parla soltanto, ma di fatti i progetti non si hanno notizie. Basta leggere i dati per rendersi conto di come la mobilità che collega questa fetta di territorio interno non può definirsi moderna. Randazzo per esempio è collegata principalmente da tre strade statali: La 116, la 120 e la 284. La Ss 116 che oggi tutti si augurano non si interrompa è una strada di montagna lenta e piena di curve; la Ss 120 in direzione della costa ionica e dell’autostrada, in 30 chilometri, ha più di 150 curve e attraversa centri abitati e passaggi a livelli della Circumetnea; la 284 fino a Maletto è chiamata la strada “gruviera” perché l’asfalto non si rinnova da tempo. Nell’aprile scorso alcuni sindaci hanno protestato sotto il viadotto Himera dell’autostrada Catania – Palermo a dorso di un asinello per dimostrare lo stato di arretratezza della rete viaria. Speriamo che la Ss 116 non si interrompa mai, altrimenti per raggiungere la provincia di Messina è bene rispolverare le selle. Gaetano Guidotto
IL TRATTO CHE CONDUCE A S. DOMENICA DI VITTORIA
L’allarme per una nuova frana sulla Ss 116 Randazzo – Capo D’Orlando, nel tratto che dalla Medievale cittadina conduce a Santa Domenica di Vittoria, fu registrato il 13 marzo scorso. Un mandorleto, a valle della Statale, dopo le tante piogge invernali di qust’anno, ha cominciato a scivolare a valle. Appena qualche metro non di più, ma sufficiente a provocare delle crepe nell’asfalto della strada. Lanciato l’allarme il Dipartimento della Protezione civile di Catania ha effettuato un sopralluogo, ma da allora ne Randazzo, ne Santa Domenica Vittoria dormono sonni tranquilli. Gaetano Guidotto Fonte “La Sicilia” del 31-05-2015