“La delibera con cui è stato eletto il presidente del Consiglio comunale non può essere revocata. Antonino Grillo resta presidente dell’Assemblea comunale di Randazzo”. E’ in sintesi quanto recita la sentenza del Tar di Catania cui il presidente Grillo si è rivolto dopo che 9 consiglieri sugli 11 presenti, avevano approvato. La revoca della delibera con cui era stato eletto il 15 luglio del 2003. Il Tar ha, infatti, accolto le argomentazioni della difesa di Grillo, difeso dall’avvocato Agatino Lanzafame, affermando “l’illegittimità della delibera, volta a eludere – per motivazioni esclusivamente politiche – le disposizioni di legge poste a tutela della figura del presidente”. Secondo la prima sezione del Tar, inoltre, il Consiglio comunale ha adottato il procedimento di revoca “allo scopo di raggiungere altra finalità, ovvero la revoca del presidente del Consiglio comunale che, per essere revocato, oltre ad essere previsto dallo Statuto comunale, bisogna che ad approvare siano i due terzi del Consiglio, chiamati comunque a motivare la scelta”. Il Comune adesso dovrà rifondere le spese legali sostenute da Grillo: “La nostra volontà – afferma il presidente – era quella di tutelare innanzitutto la funzione del presidente del Consiglio comunale che non può subire attacchi politici in violazione della legge”.
Gaetano Guidotto Fonte “La Sicilia” del 13-06-2015