Visita all’ospedale “Maria Santissima Addolorata” di Biancavilla e al “Castiglione Prestianni” di Bronte, da parte della parlamentare del Movimento Cinque Stelle e componente della Commissione “Affari sociali” della Camera dei Deputati, Giulia Grillo. Due tappe che si aggiungono al “tour” nelle strutture sanitarie del Catanese che sta svolgendo in questi giorni. Nella struttura biancavillese si attende il completamento del nuovo plesso e bisognerà capire poi come riutilizzare il vecchio. Quattro le criticità riscontrate a caldo da Giulia Grillo. La prima riguarda l’appalto per i macchinari diagnostici, di cui “non abbiamo avuto informazioni sull’avvio della gara”. Il secondo elemento critico è la pianta organica: “Rispetto al numero di posti letto che a regime dovrebbe avere l’ospedale biancavillese, cioè 130, è chiaramente sottodimensionata. Dovremmo capire come l’azienda, in tal senso intende muoversi”. Terza problematica: il “tunnel” di collegamento tra la nuova struttura e la vecchia. “Ci appare uno spreco, non capiamo – dice Grillo – perché prevedere l’opera quando non si sa come utilizzare e convertire la vecchia struttura e con quali risorse finanziarie”. Quarta questione da approfondire secondo l’esponente del M5S, è il mega furto che ha subito il cantiere del nuovo plesso ospedaliero, proprio in coincidenza del passaggio tra l’impresa Ati Group e la Lotos: “Ci auguriamo – conclude la parlamentare – che i lavori siano completati quanto prima. Probabilmente tenendo conto del bacino di utenza, delle strutture presenti a di altri parametri, doveva essere l’ospedale di Paternò ad essere potenziato e ri funzionalizzare quello di Biancavilla. Adesso non possiamo che prendere atto delle scelte fatte”. Da Biancavilla a Bronte, dove il quadro è più fosco, secondo la deputata catanese, che elenca carenze di macchinari o di semplici carrelli multifunzioni, lavori non ultimati, carenze di organico (per esempio nel reparto di Pediatria), triage assente al Pronto soccorso. “Ma l’elemento più critico che salta subito agli occhi – dice Grillo – è l’assenza di una guardia attiva nel punto nascite, cosa che diventa pericolosa in situazioni di emergenza.
Vittorio Fiorenza Fonte “La Sicilia” del 20-06-2015