Blitz del sindaco Graziano Calanna e nell’ospedale di Bronte emergono carenze e ritardi colmati dal lavoro di medici e infermieri. Il sindaco, di buon mattino, come un normale paziente, si è recato al Pronto soccorso e ha poi chiesto di visitare i reparti. “Il problema maggiore – ha affermato alla fine – sono gli interminabili lavori che occupano ambienti importanti, restringono quelli utilizzabili e trasformano l’area ospedaliera in un perenne cantiere con cumuli di calcinacci che intrighi burocratici impediscono di rimuovere. Le apparecchiature sono vecchie, a cominciare dai lettini del pronto soccorso, per continuare con la colonna laparoscopica e gli attrezzi chirurgici che non si cambiano da decenni. Il personale è carente in tutti i reparti: in Chirurgia manca solo un medico rispetto agli standard, ma se poi i presenti sono impegnati in ambulatorio è chiaro che l’organico diminuisce. L’assurdo si rasenta in Medicina dove i medici dovrebbero essere 8 ed invece sono 4 più uno trasferito dal Pronto soccorso, dove spesso c’è un solo medico di servizio. Gli anestesisti sono presenti solo di giorno, e in altre ore sono reperibili.Mi si dice – continua – che le Unità operative di Medicina e Chirurgia in futuro dovrebbero garantire il diritto alla Salute nel territorio, eppure i pazienti si lamentano per i letti e i materassi troppo vecchi e nelle camere non funzionano neanche i campanelli di emergenza, Per fortuna che ci sono infermieri efficienti, altrimenti di notte un paziente che accusa un malore non verrebbe soccorso. Il sindaco è un fiume in piena: “Chiederò spiegazioni alla direzione sanitaria degli ospedali riuniti di Bronte, Biancavilla e Paternò. Sarebbe gravissimo se in tutti e tre ospedali si vivessere le stesse criticità, e sarebbe ancora più grave, se tale situazione fosse solo a Bronte. Il Punto nascite – continua – è il reparto maggiormente dotato di attrezzature tecnologiche e personale, e per questo particolarmente efficiente, coma ha appurato una recente ispezione, eppure lo vogliono chiudere. So invece, che il reparto di Biancavilla, che dovrebbe accogliere le future mamme di questo territorio, è ancora un cantiere. Quante stranezze” In tutto l’ospedale, poi, sono evidenti i segni dei lavori. Calcinacci, legname di cantiere e controsoffitti divelti sono ovunque. Alla fine questa l’idea del sindaco: “Ho come l’impressione che il grave prolungarsi dei lavori di ristrutturazione, abbia favorito una sorta di disattenzione verso l’ospedale di Bronte che non possiamo più accettare. Bisogna voltare pagina. Ho preso appunti sui problemi riscontrati che sottoporrò al neo direttore generale appena si insedierà. Noi a Bronte riteniamo di poter chiedere non solo il Punto nascite, ma un ospedale vero”.
LUIGI SAITTA Fonte “La Sicilia” del 09-08-2015