Quanto è bello e caratteristico il mercato domenicale di Randazzo. Quanto sono sporche le piazze e le vie che lo ospitano dopo che i mercanti sono andati via. Chi si avvicina a piazza Loreto si accorge di quante cartacce ci sono per terra, dei sacchetti di plastica che svolazzano, dei cartoni sui marciapiedi e che la zona riservata ai venditori di frutta assomiglia più ad una discarica di rifiuti che a una strada. Sembra proprio che per molti commercianti riporre i propri rifiuti in un sacchetto sia molto difficile, una difficoltà che si ritorce contro la comunità, visto che è necessario un servizio pomeridiano di raccolta e pulizia che al Comune di Randazzo, il cui bilancio rischia il dissesto, costa circa 50 mila euro l’anno. Ce n’è abbastanza per chiedere spiegazioni al sindaco Michele Mangione, il quale al riguardo diventa come un fiume in piena. “Questo è un problema che si trascina da sempre – dice – ma non pensate che sia l’unico. Vi dico di più: la maggior parte dei mercanti che sporcano neanche pagano i canoni per l’occupazione del suolo pubblico”. Secondo i dati forniti, infatti, ognuno dei 260 titolari di posto al mercato dovrebbe pagare una quota annuale di 36 centesimi per metro quadro occupato, moltiplicati per 52 domeniche. Vale a dire che il posto più grande di 8 metri per 4 costa 633 euro l’anno. “Bene – aggiunge Mangione – per il 2015 abbiamo raggiunto una percentuale di morosità pari al 90%. Vero è che in passato per questo motivo sono state sospese alcune licenze, ma alla fine per carenze di personale e difficoltà oggettive il mercante moroso ha finito per occupare ugualmente le propria bancarella in barba a tutto. “Adesso però – continua Mangione – è arrivato il momento di dire basta. Gli uffici hanno già pronte le intimazioni al pagamento. Chi non pagherà verrà sospeso e severi controlli di gruppi interforze di Polizia garantiranno il rispetto dei provvedimenti”. Poi tornando alla pulizia dell’area Mangione conclude: “Eppure abbiamo fornito loro opportuni contenitori. Tutti i problemi del mercato, compreso quelli della sua sicurezza sono alla nostra attenzione. O tutto diventa legale e civile – ribadisce – oppure, oltre alla sospensione, stiamo pensando a provvedimenti più drastici”. Gaetano Guidotto Fonte “La Sicilia” del 05-11-2015