E’ calato il sipario sugli ormai annosi problemi dell’ospedale di Bronte, che, come spesso accade, si vede sempre più privato di medici e attrezzature, e penalizzato nel raggiungere gli standard previsti dalle leggi per restare in vita. La Tac guasta quasi ogni settimana non fa più notizia, è in uso da diversi anni e sarebbe necessario sostituirla. Uno dei problemi più gravi, è quello del punto nascite, che dovrebbe effettuare almeno 500 parti l’anno, ma che ha difficoltà ad arrivare a questi numeri, anche per la mancanza di posti in Ostetricia, E a questo, si aggiunge la mancanza di una guardia attiva di rianimazione (cioè la presenza in ospedale di un rianimatore H24), e gli anestesisti ora sono rimasti in 4, e non possono nemmeno assicurare le normali operazioni di routine. Infatti se manca l’anestesista, la sala operatoria deve restare chiusa, e ciò comporta il rinvio delle operazioni, o, in caso di urgenza, il trasferimento in altra sede, con i conseguenti rischi per i pazienti. La cosa strana, è che ospedali con un numero minore di unità operative, ne hanno in servizio otto o anche nove. Le visite di diversi esponenti politici, avvenute tempo fa, e che avevano promesso attrezzature e il riordino della pianta organica, non sono servite a nulla, e anzi ogni giorno nascono problemi che rendono difficoltoso il lavoro dei medici. Sul piede di guerra il sindaco di Bronte, Graziano Calanna, “Non accettiamo il depauperamento di un ospedale che deve garantire il diritto alla salute ad un territorio di oltre 50 mila abitanti, anzi chiediamo un forte potenziamento. Nei prossimi giorni chiederò un incontro con il neo direttore generale dell’Asp che deve capire che non accetteremo che l’ospedale venga ridimensionato o chiuso”
LUIGI SAITTA Fonte “La Sicilia” del 18-11-2015