La lunga e snervante giornata di ieri, alla fine, si è chiusa positivamente, anche se la paura resta tanta. Gli operai forestali che avevano deciso di fare lo sciopero della fame per protestare contro l’Azienda foreste demaniali e contro Regione che non gli permettevano di ritornare al lavoro, dopo quasi 2 giorni di digiuno, hanno deciso di interrompere la protesta. Rimangono però in stato di agitazione e alcuni di loro sono rimasti tutta la notte nella sala consiliare del Comune di Randazzo e vi rimarranno fino a quando la vicenda non si risolverà definitivamente. La decisione di interrompere lo sciopero della fame gli operai l’hanno presa intorno le 20 di ieri, quando il sindaco di Randazzo, Michele Mangione, ha informato tutti che la Giunta Crocetta aveva deciso di impegnare i 50 milioni di euro necessari per mettere in sicurezza e valorizzare il territorio attraverso il lavoro degli operai forestali. Una decisione che però è condizionata dal “si” che deve arrivare dal ministero dell’Economia e delle finanze e dal Governo di Roma. Per questo motivo gli operai rimangono in stato di agitazione. “Capisco che è un si condizionato – ci dice Mangione – ma è tutto quello che Palermo poteva fare. Adesso l’impegno continua a Roma. Gli operai però credo sappiano che non potranno tornare al lavoro prima di lunedì. “Visto l’impegno assunto dal governo regionale – ci dice Salvatore Pagano – interrompiamo lo sciopero della fame. Alcuni di noi però rimarranno qui, in attesa dei nostri colleghi che sono andati a protestare a Palermo ed in attesa del si definitivo di Roma”. E se il finale è stato quasi a lieto fine, per tutta la giornata di ieri i momenti difficili sono stati numerosi. Carmelo Cammarata, fra i primi a iniziare lo sciopero della fame, è stato costretto a desistere. Gli altri hanno continuato, accettando solo l’acqua. A Palermo i sindaci sono stati prima ascoltati in Commissione bilancio e poi sono rimasti fermi per più di 5 ore sotto il palazzo D’ Orleans in attesa che la Giunta Crocetta si decidesse. A Palermo pure il consigliere comunale Cettina Foti che ha affiancato i lavoratori nella protesta.
Gaetano Guidotto Fonte “La Sicilia” del 19-11-2015