“I 90 giorni di tempo imposti dal ministero della Salute per adeguare il Punto nascita dell’ospedale di Bronte sono perentori, ma solo per l’assunzione del personale. Adeguamento tecnologico e soprattutto il completamento dei lavori di ristrutturazione possono essere realizzati successivamente”. Ad assicurarlo il sindaco di Bronte, Graziano Calanna in questi giorni in strettissimo contatto con i vertici dell’asp, impegnata nell’eseguire l’ordine del Ministero e dotare il Punto nascite di Bronte di tutti i requisiti di sicurezza previsti dalle linee guida. “E’ chiaro che bisogna agire con celerità – ha affermato il primo cittadino – e le procedure messe in atto dall’Asp in questi giorni mi confortano. Ma se è ovvio procedere entro 90 giorni all’assunzione del personale medico e non per tutte le Unità operative legate al Punto nascita, questo termine può essere derogato per l’acquisto della strumentazione ed il completamento dei lavori. La deroga inviata dal ministro – conclude Graziano Calanna – tiene presente i tempi per esperire le gare”. Nel decreto, infatti, si fissa la data di 90 giorni fatto salve tutte le procedure burocratiche cui la legge impone del tempo. “Per acquistare attrezzature tecnologiche – spiega Graziano Calanna – o riaffidare i lavori di completamento dell’ospedale è necessario espletare delle gare d’appalto che da sole prevedono lunghi tempi di pubblicazione ed affidamento”. Le spiegazioni del primo cittadino pongono fine ad una serie di interrogativi che in questi giorni hanno serpeggiato a Bronte e che avevano messo in dubbio la possibilità di completare i complessi lavori di ristrutturazione. “Ovviamente – conclude Calanna – continueremo a vigilare, organizzeremo ulteriori incontri con l’Asp e con i sindaci del comprensorio. Il percorso per il completamento del Punto nascite potrà essere più lungo, ma sempre chiaro e trasparente. L.S. Fonte “La Sicilia” del 12-01-2016