Ciò che era stato annunciato a dicembre si è avverato. Il museo archeologico Vagliasindi per tutto l’inverno, ed esattamente fino al 28 marzo 2016, rimarrà chiuso. Sarà fruibile solo su prenotazione per i gruppi di minimo 5 persone, che per avere accesso alle sale, dovranno telefonare ai numeri 335.7628396 o 095.921615, oppure, come ci conferma il sindaco Michele Mangione, richiedere la visita al personale in servizio degli altri due musei di Randazzo, quello ornitologico e dei pupi siciliani. Diciamo subito che le motivazioni che hanno spinto il sindaco a chiudere il museo sono concrete. All’interno dell’antico e bellissimo Castello Carcere di San Martino le condizioni climatiche sono cosi rigide e difficili da non consentire ai dipendenti di rimanervi per tutte le ore di lavoro e nessuno vorrebbe che un lavoratore operi in un luogo malsano. Certo è che, per una cittadina che punta decisamente sulla cultura e sul turismo museale per sviluppare l’economia, la chiusura del museo non si può definire certo una vittoria. Quello Vagliasindi è il museo che più di tutti racconta l’antichissima storia del territorio di Randazzo. Nonostante ciò la decisione di chiudere è stata irrevocabile. “Troppo freddo – ha confermato il sindaco – in un Castello antico che non solo è difficile da riscaldare per intero, ma è anche troppo costoso. Del resto – continua – in questo periodo il numero dei visitatori è praticamente zero”. Ciò che ci chiede però è perché possono accedere solo gruppi di minimo 5 persone. Visto in questo periodo le visite sono quasi nulle, non è un peccato costringere la famiglia di 3 persone o i singoli visitatori, per esempio, ad aspettare possibili altri visitatori o rinunciare alla visita. “Non sarà proprio così – ribatte Mangione – anche se si presenterà il singolo visitatore, nel limite del possibile, il personale consentirà ugualmente la visita del Castello”. Meno male, anche se sarebbe più giusto scriverlo, per dare a tutti la certezza di fare la visita. Inoltre se i problemi sono organizzativi si sarebbe potuto prevedere un unico tour in un orario prestabilito, così magari per un’ora al giorno, per uno come per 10 visitatori, il museo sarebbe rimasto aperto. “Avevamo ipotizzato questa soluzione – conclude Mangione – poi alla fine si è deciso così, ma sono sicuro che a nessuno sarà impedito la visita al museo Vagliasindi”. Gaetano Guidotto Fonte “La Sicilia” del 17-01-2016