L’Asp 3 di Catania, con una nota, chiarisce che ha attuato tutte le procedure di competenza, per adeguare il Punto nascite di Bronte, secondo le linee dettate dal Ministero, e previste nella deroga. Di seguito il Comunicato dell’Asp:
È in pubblicazione oggi sulla Gazzetta Ufficiale della Regione Sicilia (serie Concorsi) il bando per la formazione di graduatorie, per la copertura di posti, fra gli altri, per: dirigenti medici di ginecologia, anestesia e rianimazione, pediatria con adeguate competenze in neonatologia; di collaboratori professionali sanitariostetrici; tecnici di radiologia e tecnici di laboratorio da destinare al punto nascite del Presidio Ospedaliero di Bronte. «È il primo step, quello cioè relativo alle risorse umane e professionali, del percorso di adeguamento del punto nascite di Bronte, secondo le indicazioni ministeriali e regionali – afferma il dr. Giuseppe Giammanco, direttore generale dell’Asp di Catania -. Ci siamo messi a lavoro già all’indomani della notifica della deroga; abbiamo riparametrato la dotazione organica dell’Azienda e, in tempi brevissimi, abbiamo bandito i concorsi per le figure professionali necessarie. Il primo obiettivo, peraltro condiviso con i sindaci del territorio, è stato, quindi, conseguito». Il complesso iter di adeguamento del punto nascite di Bronte si colloca all’interno di un organico programma di interventi di revisione e attualizzazione del percorso nascite, in ogni Presidio dell’Azienda catanese, secondo le linee guida sul parto sicuro. In questo periodo-ponte, in vista dell’adeguamento del punto nascite di Bronte, sono state impartite precise disposizioni, da parte del direttore del Dipartimento materno-infantile dell’Asp, per garantire l’assistenza alle partorienti di Bronte e del vasto territorio di riferimento.
Sono cinque le linee d’azione individuate:
1) adesione al sistema di trasporto materno nei casi d’urgenza dal PO di Bronte al PO di Biancavilla; 2) integrazione territorio-ospedale per il miglioramento della qualità assistenziale;
3) applicazione delle linee guida sulla gravidanza fisiologica e sul taglio cesareo, per ridurre l’incidenza dei tagli cesarei;
4) monitoraggio e verifica delle attività, con lo scopo di promuovere la sicurezza della donna durante il periodo della gravidanza e al momento del parto;
5) aggiornamento del personale per mantenere i livelli di assistenza e di professionalità maturata negli anni, e fornire ulteriori competenze nella gestione di casi di urgenza/emergenza, offrendo maggiore sicurezza alle donne.
Entro il mese di marzo, ottenuta la dotazione di personale e di tecnologie adeguate, si riattiveranno tutte le attività di ginecologia chirurgica e si procederà al ripristino dell’espletamento dei parti nel punto nascite.