“Dal depuratore delle acque reflue del Comune di Randazzo di contrada Ciaramella fuoriescono miasmi maleodoranti in quantità eccessiva”. E’ l’unico dato certo scaturito dalla conferenza organizzata dal Sindaco di Randazzo Prof. Salvatore Agati, su richiesta dell’avvocato Spartà, che tutela gli interessi di tutti i proprietari terrieri e dei residenti che insistono nel territorio dove è stato costruito il depuratore e che denunciano miasmi così forti da rendere non solo impossibile la permanenza, ma di provocare cefalee ed in alcuni casi anche arrossamenti cutanei. Il perché di questi cattivi odori è però rimasto un mistero. Non lo hanno capito i presenti all’incontro e non lo ha capito il sindaco che, nel tentativo di avere le idee più chiare, ha organizzato un sopralluogo sabato mattina. Eppure alla conferenza erano presenti i progettisti, il prof. Salvatore Indelicato, l’Ing. Mario Nicolosi della società che gestisce l’impianto e il dott. Francesco Del Campo dell’Ufficio Igiene dell’Asl, che ha reso pubblici i dati delle analisi fatte dall’Arpa, pronte a dimostrare che i valori degli scarichi del depuratore non rispettano le tabelle previste. All’incontro era presente il prof. Salvatore Indelicato che si è limitato a dire che in fase realizzativi del depuratore per motivi economici si è dovuto fare a meno delle coperture delle vasche e degli alberi. Per l’Ing. Nicolosi il cattivo odore deriva dalla fase di disidratazione dei fanghi, ma questa tesi è stata duramente contestata dall’Ufficio Igiene che ha chiesto dati sul collaudo dell’impianto. Tanta confusione insomma, che al momento non ha permesso di capire come risolvere il problema.
Gaetano Guidotto Fonte “La Sicilia” del 10-01-2008