Toccherà all’Ufficio legale della Regione Siciliana scrivere l’ultima parola – almeno così pare – sulla vicenda della decadenza dell’ex sindaco di Maletto, Pippo De Luca, dal suo posto all’interno del comitato esecutivo del Parco dell’Etna. L’assessorato al Territorio ha stabilito di richiedere un parere all’Avvocatura regionale riguardo la legittimità delle due delibere del Consiglio del Parco – la 24 e la 25 del 19 ottobre scorso – che segnarono, dopo il voto a maggioranza dei sindaci, la fine dell’incarico di De Luca e la sua sostituzione con l’ex assessore del Comune di Ragalna Salvatore Longo, sostenuto dalle amministrazioni di area Pd. Un primo preoccupante segnale per quel fronte, è intanto già arrivato a dicembre, quando i revisori dei conti dell’ente Parco – interpellati proprio dall’assessorato – hanno esplicitamente bollato le deliberazioni come illegittime, sposando di fatto la linea difensiva da sempre tenuta dallo stesso De Luca: l’ex primo cittadino avrebbe fatto parte del Comitato esecutivo non in qualità di amministratore, bensì in quello di esperto in temi ambientali e, dunque, le sue funzioni non avrebbe dovuto cessare assieme a quello da sindaco (De Luca ha completato il mandato nel 2013) – come invece sostenuto dalla maggioranza del Consiglio che, su queste basi, votò. A supportare le ragioni dell’altra parte della barricata era viceversa arrivato il parere del legale dell’ente, Giovanni Mania, secondo cui la decadenza avrebbe dovuto operare di diritto “nel momento stesso della fine del mandato da sindaco”. Nodo del contendere resta sempre il controllo dell’organo – dove siedono inoltre Ettore Barbagallo, Salvo Furnari e Concetto Stagnitti – che, assieme al Consiglio del Parco che detiene l’indirizzo politico, più di ogni altro nell’ente prende le decisioni ed è altresì obbligato interlocutore della presidenza. In attesa della pronuncia dell’Ufficio legale, gli effetti delle delibere sotto esame risultano sospesi e ci si interroga sulla validità dei provvedimenti del Comitato varati negli ultimi tre mesi. Mentre la presidente Marisa Mazzaglia non ha rilasciato dichiarazioni, Salvatore Longo prova fare chiarezza: “Non ho ancora partecipato alle riunioni dell’organo proprio perché si attende un responso definitivo sulla questione, credo quindi che le delibere del Comitato non siano nulle”. Sul complesso della vicenda l’ex assessore si pronuncia, mostrandosi tranquillo: “Sono stato votato e scelto dai sindaci, non imposto, se possibile continuerò ad impegnarmi per il Parco, altrimenti lascerò questo ruolo con serenità”. Pippo De Luca, invece, si dice “fiducioso affinché venga presto ripristinata la legittimità di incarichi e attività del Parco”. Francesco Vasta Fonte “La Sicilia” del 13-02-2016