Grave aggressione a una dottoressa della guardia medica di Nicolosi che era in servizio lunedì notte. Due uomini con il volto travisato si sono recati al Poliambulatorio dove è presente la guardia medica ed hanno chiesto aiuto alla dottoressa fingendo forti dolori. Dopo essere entrati hanno cominciato a minacciare la donna per farsi dare tutti i soldi. La situazione è degenerata e i due malviventi hanno cominciato a picchiare violentemente la dottoressa e a danneggiare i locali. Nella stanza accanto c’era anche la nipote della dottoressa che era lì per far compagnia alla zia durante la notte. Sentendo i forti rumori è prontamente intervenuta per cercare di liberare la zia dagli aggressori ma i due uomini, invece, hanno bloccato anche lei a l’hanno riempita di botte. I due malviventi, non contenti della somma che avevano ottenuto, hanno deciso di caricare con forza le due donne sull’auto della dottoressa e recarsi in diversi sportelli bancomat di Nicolosi. Davanti ad ogni banca la scena era sempre la stessa. Costrette con la violenza a prelevare la somma dal bancomat. Nonostante l’evidente stato di choc e le botte ricevute, le vittime hanno prontamente chiamato il 112. Immediato e tempestivo è stato l’intervento delle forze dell’ordine che costantemente monitorano il territorio. I due uomini sono stati bloccati sul territorio di Mascalucia dai carabinieri della Compagnia di Gravina e dai colleghi della Tenenza di Mascalucia. Appena i militari li hanno fermati, hanno cominciato a manifestare un forte nervosismo che ha insospettito gli agenti. A bordo dell’auto sono stati ritrovati i due cellulari delle vittime e circa mille euro. Per i due malviventi incensurati, uno di Nicolosi (37 anni) e uno di Catania (35 anni), si sono aperte le porte del carcere di Piazza Lanza a Catania. L’accusa è di rapina aggravata e sequestro di persona. Le due donne, hanno riportato un forte stato di choc e diverse contusioni su tutto il corpo. “E’ un atto deplorevole, ignobile, di inaudita gravità – dice il dott. Giuseppe Giammarco, direttore generale dell’Asp di Catania. Ringrazio le forze dell’ordine per l’immediata reazione e per aver assicurato i colpevoli alla giustizia. Esprimo la mia solidarietà e la mia vicinanza al medico aggredito. L’Asp di Catania si costituirà parte civile”. Sul grave atto di violenza l’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della Provincia di Catania esprime “la più grande ed affettuosa solidarietà alla collega aggredita”. Simone Russo Fonte “La Sicilia” del 24-02-2016