Dieci consiglieri comunali di Bronte hanno presentato un esposto al prefetto di Catania ed al Servizio Vigilanza e controllo dell’assessorato regionale agli Enti locali. Contestando la procedura di nomina dei tre componenti esterni dell’Ufficio dei procedimenti disciplinari del Comune di Bronte, adottata dal sindaco Graziano Calanna. I consiglieri sono Antonio Leanza, Vincenza Meli, Angelica Prestianni, Gaetano Messina, Ernesto Di Francesco, Valeria Franco, Massimo Castiglione, Maria De Luca, Carlo Castiglione e Salvatore Calamucci. “Nell’apportare le modifiche dell’Ufficio provvedimenti disciplinari – si legge nell’esposto – la Giunta municipale non ha proceduto a richiedere il preventivo passaggio in Consiglio comunale. Si configura una predeterminazione del ventaglio dei possibili partecipanti”. “Quello adottato – ha replicato il sindaco Calanna – è un atto pienamente legittimo. L’ufficio negli ultimi 4 anni si è riunito forse una volta sola ed ha un costo esiguo: appena 150 euro per il presidente e 100 per i due componenti. Quello che i consiglieri suggeriscono sono dei criteri che però sono diversi dai miei che ho la responsabilità amministrativa. In verità non si comprende il vero motivo di questo ricorso. Qualsiasi consigliere leggendo gli atti si renderà conto che durante la mia amministrazione abbiamo registrato un risparmio della spesa pubblica. Se l’obiettivo è mera opposizione politica o strumentalizzazione, sappiano che stanno perdendo tempo: io non mo fermerò, ma proseguirò per la mia strada”. Fonte “La Sicilia” del 18-03-2016
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