Per la prima volta la processione del Venerdì Santo di Bronte potrà essere vista in diretta da tutto il mondo. Per volere del sindaco, Graziano Calanna, infatti, il corteo andrà in diretta streaming sul sito www.teleradiociclope.net. Quella del Venerdì Santo di Bronte è del resto una tradizione che affonda le proprie radici nei secoli e che ogni anno suscita fede, dogma e devozione, coinvolgendo tutta la cittadina e i suoi tanti visitatori. La processione, organizzata con il concorso di tutte le confraternite di Bronte, infatti, rappresenta al meglio i momenti più drammatici della Crocifissione. Alle 16,30 dalla Chiesa della Madonna del Riparo esce il Cristo crocifisso, mentre più avanti, presso la Chiesa dei Cappuccini s’inserisce l’urna con il Cristo morto. La processione procede per incontrare alcune confraternite, aggregando ad ogni chiesa una nuova moltitudine di fedeli. E’ circa un’ora dopo però l’inizio vero e proprio della processione, quando davanti alla chiesa della Matrice, esce la statua della Madonna Addolorata portata in spalle dai fedeli. Il corteo così diventa sempre più emozionante e suggestivo, in un crescendo di usi, tradizioni ed emozioni che aumentano in piazza Gagini, dove, davanti al Santuario dell’Annunziata, confluisce la Statua del Cristo alla Colonna portata a spalla da molti giovani senza scarpe. Segue una rappresentazione vivente della passione di Cristo. Il momento più emozionante di tutta la processione si vive intorno le 21 in piazza Gagini quando, in mezzo ad una folla straripante, avviene l’incontro evangelico tra Gesù e la sua Madre sulla via della passione. Le statue del Cristo alla Colonna e del Crocifisso s’incrociano, mentre si leva, fra le invocazioni dei devoti sotto le statue, il tradizionale canto dello “Stabat Mater”. “La processione del Venerdì Santo di Bronte – afferma il sindaco Graziano Calanna – è certamente una delle più belle della nostra Regione, merito delle tradizioni ereditate dai nostri avi ed alla vitalità delle Parrocchie. Vanno poi sottolineati gli aspetti culturali di questo evento. Gli inni dei portatori delle varette ed i canti sono una testimonianza di antiche culture e di una religiosità che fortunatamente sono giunte fino a noi e che quest’anno anche chi non potrà venirci a trovare potrà ammirare. Abbiamo voluto, infatti, che la processione andasse in diretta su internet. Il modo migliore per augurare buona Pasqua al mondo e soprattutto ai nostri cittadini che vivono all’estero”. Gaetano Guidotto Fonte “La Sicilia” del 23-03-2016