“La provola dei Nebrodi è così buona e soprattutto tipica, da meritare la denominazione Dop”. A sostenerlo sono i sindaci di 12 Comuni del versante meridionale dei Nebrodi riuniti a Randazzo per individuare percorsi e strategie per far conquistare alla provola “nostrana” la denominazione Dop. Dopo il primo incontro organizzato a Roccella Valdemone dal sindaco Nino Pillera, i primi cittadini si sono riuniti nella sala consiliare di Randazzo. Erano presenti – oltre Randazzo – Floresta, Cesarò, Montalbano, Maniace, Castell’Umberto, Capizzi, Castel di Lucio, Roccella Valdemone, Mirto, San Piero Patti e Tripi che hanno ascoltato il prof. Giuseppe Licitra, del Dipartimento di Agricoltura, Alimentazione e Ambiente dell’Università di Catania, pronto a sottolineare la valenza che avrebbe la valorizzazione della provola dei Nebrodi. Alla fine è stato deciso di costituire un’Ati (Associazione temporanea di scopo) che avrà per capofila il Comune di Floresta. L’Associazione avrà il compito di servirsi al meglio delle risorse europee messe a disposizione dal Prs (Piano di sviluppo rurale) per valorizzare non solo la provola, ma anche tutti i produttori caseari dell’area nebroidea da sempre sinonimo di bontà e qualità. Sarà la prima tappa di un obbiettivo finale preciso: ottenere il riconoscimento della Dop per la “Provola dei Nebrodi”, chiamata anche “Provola a sfoglia”. “Il progetto – ha spiegato il sindaco di Randazzo, Michele Mangione, vede al centro uno dei tanti prodotti di qualità che il territorio storicamente esprime. A dire il vero avremmo l’imbarazzo della scelta, ma la provola dei Nebrodi, come ci ha spiegato il prof. Licitra, è già uno tra i formaggi siciliani più diffusi, ma non ancora “certificati”. Non possiamo stare a guardare, il momento è propizio per utilizzare gli strumenti di economia e programmazione, come il Psr. O facciamo uno sforzo comune o perderemo quest’altra opportunità per contribuire allo sviluppo della nostra terra”. Un progetto ambizioso che però necessità del coinvolgimento di allevatori ed alle aziende casearie: E’ importante però – ha infatti continuato il primo cittadino – far arrivare il messaggio più forte ai soggetti privati, veri destinatari del progetto. In questo versante è presente una realtà di produttori ed allevatori che esprimono un prodotto di altissima qualità. Gaetano Guidotto Fonte “La Sicilia” del 10-04-2016