Il Comune di Randazzo verso lo stato di “pre-dissesto”. La Giunta municipale, guidata dal sindaco Michele Mangione, ha già approvato la proposta da sottoporre al Consiglio comunale. La decisione è giunta alla fine di un travagliato periodo in cui il Comune non è riuscito, fino ad oggi, a far approvare al Consiglio comunale il bilancio preventivo dello scorso anno, ovvero il 2015. Per questo è arrivato un commissario “ad acta” che, dopo un acceso dibattito fra uffici e revisore dei conti, ha consigliato la dichiarazione dello stato di pre-dissesto e l’applicazione di un piano di riequilibrio dei conti decennale. “Era una soluzione che noi stessi avevamo prospettato – dice il sindaco Mangione – Adesso mi auguro che il Consiglio comunale approvi, altrimenti l’unica soluzione è il dissesto”. La proposta quindi dovrà essere sottoposta all’esame delle commissioni e poi dall’Assemblea consiliare. “Alla luce dei debiti di questo Comune – continua Mangione – questa è l’unica soluzione possibile. Gli uffici hanno accertato che i debiti certi ed esigibili dai creditori sono circa 3 milioni, mentre oltre 4 sono quelli potenziali. Capite bene che, con debiti che rischiano di superare i 7 milioni, non si può fare altro”. Mangione conferma che parte di questi debiti sono frutto di sentenze dei giudici a seguito di espropri di terreni effettuati decenni or sono che al Comune, maturando spese ed interessi, sono costati parecchio. Si tratta di un capitolo di storia difficile da comprendere in tutti i suoi aspetti e nelle evoluzioni. “Bisognava trovare una soluzione molto tempo prima per questi debiti, – afferma Mangione – ma solo adesso abbiamo avuto la reale certificazione di quanto ammontano. Ed adesso per ripianarli saremo costretti ad imporre 10 anni di duro rigore”. Mangione al momento non può dirci cosa intende con “rigore”. Solo dopo l’approvazione in Consiglio, il piano di riequilibrio sarà costruito. Certo si pensa a tagli alle spese, all’aumento delle tasse locali e al divieto di assunzioni, anche se Mangione una assunzione rischia di doverla fare presto, perché nel Comune di Randazzo, attualmente, manca il responsabile dell’area economico finanziaria, ovvero di colui che deve coordinare i lavori di redazione del piano di riequilibrio. “Già – afferma Mangione – ne avevamo uno a tempo determinato, ma non possiamo assumerlo più e non per colpa dell’Amministrazione”. Gaetano Guidotto Fonte “La Sicilia” del 01-05-2016