Sequestrato a Maniace un impianto di produzione di calcestruzzi. Si tratta della “C.G.M. dei F.lli Galati” una società con sede legale nel centrale Corso Margherito specializzata nella produzione di calcestruzzo pronto per l’uso. Secondo gli investigatori, l’impianto sarebbe sprovvisto della necessaria autorizzazione alle emissioni in atmosfera e della relativa A.U.A. (Autorizzazione Unica Ambientale), violando così quanto previsto dalla normativa ambientale. L’autorizzazione alle emissioni in atmosfera è voluta dall’Ue e fa parte del pacchetto di norme che tende a favorire le riduzioni delle emissioni dei gas serra in atmosfera, mentre la “A.U.A.” altro non è che l’autorizzazione che ha adottato la Regione siciliana per semplificare gli adempimenti amministrativi che le aziende devono effettuare, come è previsto dalla vigente normativa. Gli investigatori hanno scoperto che l’impianto era sprovvisto delle autorizzazioni, nel corso di un controllo preventivo antimafia disposto dal prefetto di Catania, Maria Guia Federico ed effettuato da un “Gruppo Interforze”, istituito presso l’Ufficio Territoriale del Governo di Catania, composto da rappresentanti della Dia (Direzione investigativa antimafia), della Polizia di Stato, dell’Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, del Provveditorato per le Opere pubbliche nel Ministero delle Infrastrutture e della Direzione territoriale del Lavoro. Ad effettuare l’ispezione all’impianto di calcestruzzo di Maniace hanno partecipato anche il personale del Servizio Ambiente e la Polizia provinciale della Città metropolitana di Catania. Alla fine, i carabinieri hanno sequestrato l’impianto, segnalando all’Autorità giudiziaria l’amministratore unico e responsabile della società, un maniacese di 66 anni. C.P. Fonte “La Sicilia” del 21-06-2016