Acqua dei rubinetti a pressione ridotta a Randazzo. A pagare sono soprattutto i quartieri più alti e gli appartamenti siti nei piani superiori, dove l’acqua arriva solo qualche ora al giorno. Un problema non da poco, visto il torrido caldo estivo di questi giorni. C’è chi ipotizza un abbassamento del livello delle falde acquifere nei pozzi e la minore fuoriuscita di acqua dalle sorgenti. Altri credono che tutto sia causato da un maggiore consumo di acqua. Qualunque sia il problema in questo momento parte della cittadina patisce la sete. “E’ vero – afferma il sindaco Michele Mangione – ci sono problemi in alcune zone. Non credo sia plausibile che la causa sia il maggiore consumo di acqua. E’ evidente che ci troviamo di fronte a una causa diversa, probabilmente una perdita non rilevabile superficialmente”. Oggi, l’ufficio effettuerà “un’indagine più approfondita e, nel caso, anche con l’ausilio di apparecchiature particolari, cercheremo di individuare i guasti. In verità – continua Mangione – è tutta la settimana che ci accorgiamo dei disservizi e in questi giorni abbiamo effettuato diverse manovre nella rete idrica nel tentativo di risolvere il problema, che purtroppo ancora oggi persiste”. Fortunatamente in tanti hanno in casa una vasca di riserva. I grandi disagi vissuti dalla popolazione negli anni ’70, ovvero prima che il pozzo di Santa Caterina venisse scavato, ha consigliato alla maggior parte delle famiglie di dotarsi di capienti recipienti. Di conseguenza i disagi sono ridotti, ma l’assottigliarsi delle risorse idriche e diversi rubinetti a secco creano comunque un giustificato allarme. Ricordiamo che Randazzo attinge acqua da quattro pozzi: quello di San GIacomo, quello di Pietre Bianche, quello di Santa Caterina e quello di Montelaguardia. Gaetano Guidotto Fonte “La Sicilia” del 12-07-2016