“Ci sono buone possibilità che, sia la bretella di collegamento fra il tratto Bronte – Adrano della Ss 284, la zona artigianale di Bronte e l’uscita nord della cittadina nel quartiere Borgonuovo, sia il secondo lotto della Ss 284, quello per intenderci che parte dall’abitato di Adrano e si dirige verso Bronte, vengano finanziate entro l’anno. Le rassicurazioni ci giungono dal sindaco della Città del pistacchio, Graziano Calanna, tornato a Palermo, insieme con il geometra del Comune, Nino Saitta, per avere dagli uffici della Regione notizie più certe rispetto a quelle ottenute qualche settimana fa. “Esatto – continua il primo cittadino – e se prima ho ricevuto soltanto l’assicurazione che la bretella verrà realizzata, adesso ho ottenuto dettagli sull’iter da seguire. In pratica ho ufficialmente appreso dagli uffici della Regione che la “bretella” su cui il Cipe nel 2011 aveva stanziato ben 12 milioni e 300 mila euro, negli anni scorsi era stata “definanziata”. Ci è voluta tutta la diplomazia possibile per convincere la Regione sull’importanza strategica di questa arteria nella rete stradale. Oggi raccogliamo i frutti. Il finanziamento della bretella, infatti, è stato inserito nel “Patto per il Sud” che la Giunta regionale ha recentemente approvato”. Discorso diverso per il secondo lotto della Statale 284 Adrano Bronte. “Esatto – continua Graziano Calanna – Il secondo lotto della Statale è stato inserito nell’Apq, ovvero nell’accordo di programma quadro. Si tratta di una strumento che, nell’ambito della programmazione negoziata, consente alle Regioni di concordare con il governo obiettivi, settori e aree in cui effettuare interventi per lo sviluppo del territorio regionale. In pratica l’apq definisce le opere da realizzare ed i finanziamenti da conseguire. Anche per quest’opera tutto dovrebbe sbloccarsi entro la fine dell’anno”. Per il sindaco di Bronte più che un passo in avanti: “Sicuramente – spiega – soprattutto se consideriamo che della “bretella” si erano persi i soldi e della Ss 284 le tracce. Ma la viabilità è fondamentale per lo sviluppo economico del territorio. La Sicilia soffre di gravi carenze infrastrutturali e di un gap con il nord Italia che in passato la politica non è stata in grado di colmare. Non ci resta – conclude – che rimboccarci le maniche. I nostri figli meritano una terra più efficiente”.