Calatabiano, Castiglione di Sicilia e Randazzo sono i tre Comuni della provincia di Catania che hanno aderito al “Contratto di fiume Alcantara” stipulato con altri dieci Comuni della provincia jonico – alcantarina messinese. La nascita ufficiale del nuovo organismo è avvenuta venerdì mattina nel Palazzo municipale di Giardini, che è Comune capofila, dove si sono riuniti i sindaci dei Comuni di Calatabiano, Castiglione di Sicilia, Francavilla di Sicilia, Gaggi, Graniti, Letojanni, Malvagna, Moio Alcantara, Motta Camastra, Randazzo, Roccella Valdemone e S. Domenica Vittoria, per rendere operativo il progetto che raduna i tredici enti locali sotto un’unica sigla riconosciuta dalla sottoscrizione del protocollo d’intesa promosso dal sindaco giardinese, Nello Lo Turco, primo firmatario del patto. All’incontro ha preso parte anche il commissario del Parco fluviale dell’Alcantara Giuseppe Morano, il coordinatore regionale del Contratto di fiume Sicilia, Patrizia Valenti, e il vicecoordinatore regionale del Cdf, Sebastiano Muglia, che hanno impartito anche la “benedizione” della Regione necessaria per avviare le attività del sodalizio a cui in un futuro prossimo si aggiungeranno anche partner privati. Nell’occasione è stato avviato un confronto sul tema del Contratto di fiume “quale strumento di gestione di politiche territoriali” utile per spiegare l’accordo che permette di adottare un sistema di regole in cui i criteri di utilità pubblica, rendimento economico, valore sociale, sostenibilità ambientale intervengono in modo prioritario nella ricerca di soluzioni efficaci per la riqualificazione e sviluppo socio – economico del bacino idrografico del fiume Alcantara, già parco fluviale. Le tre municipalità catanesi hanno accolto l’invito lanciato nei mesi scorsi da Lo Turco, “imbarcandosi” in questa avventura che mira alla sicurezza ed alla promozione del territorio. “Siamo lieti di far parte di questo sodalizio – ha commentato il sindaco di Castiglione di Sicilia, Salvatore Barbagallo – poiché realizza un nuovo progetto territoriale comprensoriale che potrebbe essere vantaggioso anche per la risoluzione di altri problemi come ad esempio quello dei rifiuti solidi urbani che in questi giorni sta coinvolgendo parecchi Comuni”. Fonte “La Sicilia” del 24-07-2016