Dimezzati i posti letto della Rsa dell’ex ospedale di Randazzo. Prima erano 31, adesso sono 16. L’Asp rassicura tutti, informando che la riduzione è dovuta all’inizio di lavori di riqualificazione dei reparti, ma nella cittadina le preoccupazione è notevole. In tanti temono che si tratti dell’ennesima riduzione di servizi in una struttura sanitaria che a detta di tanti offre poco. Non a caso l’argomento questa sera alle ore 19 sarà oggetto di dibattito in Consiglio comunale, grazie ad una mozione cui già il titolo dice tutto: “Mantenimento dei 31 posti letto nella Rsa di Randazzo”, eppure l’Asp con noi è stata chiara: “La riduzione è solo momentanea e posti letto torneranno 31”. Il problema è che questi lavori, che in altri momenti avrebbero suscitato soddisfazione, provocando la riduzione dei posti letto in tempi in cui il decreto Balduzzi pende come una spada di Damocle, suscita preoccupazioni. In tanti temono che sia la fine del reparto. “Il Decreto Balduzzi – è la voce più diffusa fra la gente – addirittura ridimensiona l’ospedale di Bronte, figuriamoci il nostro”. Se poi aggiungiamo che il sindaco di Randazzo, Michele Mangione, fa capire che non sono solo i lavori la causa della riduzione, ma la carenza di personale, tanti sostengono che bisogna vigilare con forza. “Con la direzione dell’Asp – ci spiega il sindaco Michele Mangione – vi è una continua e costante interlocuzione. L’obiettivo comune è quello di rendere più efficace e più sicuro il servizio ai degenti e nel contempo quello amministrativo. Nelle more che si rendano più adeguati ambienti ed attrezzatura, visto che il problema scaturisce soprattutto da un deficit di personale, ho chiesto, d’intesa con i gruppi consiliari, di mantenere il numero dei posti letto per i pazienti, assicurando l’invio, seppur temporaneo, di personale che eviti il più possibile tale situazione. Devo riconoscere – continua – che c’è una certa sensibilità per questa struttura che è apprezzata anche ai piani alti dell’Azienda, per il livello e la qualità del servizio reso e la ferma volontà di mantenere i 31 posti letto della Rsa, così come previsto per Randazzo. Aggiungo – conclude – che sono state richieste anche attrezzature mediche più moderne per gli ambulatori specialistici che, ci è stato assicurato, dovranno arrivare a breve”. Gaetano Guidotto Fonte “La Sicilia” del 12-10-2016