«Ripianare i debiti del Comune di Randazzo senza aumentare ulteriormente le tasse per i cittadini». E’ la mission del Piano di riequilibrio che la Giunta municipale di Randazzo, guidata dal sindaco, Michele Mangione, ha approvato per recuperare in 10 anni il debito di 7 milioni di euro che grava sulle casse pubbliche. Nonostante gli sforzi, però i servizi a domanda individuale come mensa scolastica o scuolabus dovranno aumentare. «Non si può fare altrimenti – afferma il sindaco Michele Mangione – abbiamo messo insieme tutta una serie di interventi imponendoci di non toccare la parte dei tributi. Una bella sfida che riusciremo a vincere solo se riusciremo ad attuare tutti gli altri provvedimenti inseriti nel piano di riequilibrio». E, infatti, tutti aspettano di conoscere nel dettaglio quali sono i provvedimenti che si intendono adottare e dove Mangione intende tirare una cinghia che tutti considerano già abbastanza stretta. «Una delle voci più consistenti è la riduzione della spesa del personale – afferma il primo cittadino –che grazie ad alcuni provvedimenti e soprattutto ai pensionamenti ci permetterà di risparmiare. Poi – ribadisce – pensiamo a vendere parte del nostro patrimonio immobiliare. Ritengo che i lotti della zona artigianale di contrada Arena – Pignatone siano appetibili per gli artigiani, senza considerare che nel piano delle alienazioni abbiamo inserito immobili che forse il privato avrebbe interesse a comprare, come per esempio l’ex scuola della frazione Montelaguardia». Il piano però, se è vero che non tocca le tasse, prevede maggiori ricavi per i servizi a domanda individuale. «Al momento –spiega Mangione –garantiamo servizi che non sono più sostenibili. I cittadini sappiano che purtroppo siamo stati costretti ad aumentare o a far pagare servizi come l’espurgo pozzi. Aumenteranno purtroppo anche il costo dello scuolabus e della refezione. Oggi, per esempio, per la mensa a scuola i genitori contribuiscono con il 30% della spesa, domani la loro quota si alzerà del 20 o 30%». Uno dei punti che Mangione ritiene più qualificanti della manovra è il recupero dell’evasione o dell’elusione delle tasse locali. «Lo faremo –afferma – potenziando l’ufficio Tributi, chiamato a svolgere puntuali accertamenti e un’azione di recapito più tempestiva. A Randazzo, se è vero che tanti non riescono a pagare le tasse, molti sono veri e propri furbetti». GAETANO GUIDOTTO Fonte “La Sicilia” del 17-11-2016
LA SITUAZIONE Ma da dove derivano e quanti sono i debiti che il Comune deve ripianare attraverso il piano di riequilibrio? Gli uffici hanno accertato che i debiti esigibili dai creditori sono circa 3 milioni, mentre oltre 4 sono potenziali. Al massimo, quindi, sono 7 milioni con il sindaco, Michele Mangione, che spera che la quantità di quelli potenziali si riduca. Mangione ha sempre affermato che parte di questi debiti sono frutto di sentenze dei giudici a seguito di espropri di terreni effettuati decenni or sono che al Comune, maturando spese ed interessi, sono costati parecchio. Fonte “La Sicilia” del 17-11-2016