Missione compiuta. Il gioco multimediale dal titolo “Conoscersi giocando”, presentato agli alunni delle prime classi della scuola secondaria di primo grado “Luigi Castiglione”, guidata dal dirigente Maria Magaraci, è servito a favorire l’integrazione fra popoli di diverse etnie. Il gioco, ideato dall’associazione “Mylawyer” per riprodurre attraverso un percorso ludico-emozionale il viaggio compiuto dai profughi per raggiungere la Sicilia, ha coinvolto i giovani ospiti dello Sprar di Bronte. “Abbiamo accompagnato gli studenti – ha affermato il presidente dell’Associazione Mylawyer, avv. Massimo Millesoli – in un viaggio attraverso le tanta difficoltà affrontate dai migranti, mettendo loro stessi alla prova con tante sfide da superare per raggiungere la meta. Al termine del viaggio abbiamo consegnato una missione ai ragazzi, quella di raccontare la loro esperienza di oggi agli amici, ai genitori”. “Ciò che mi ha colpito molto e reso soddisfatta del lavoro che quotidianamente portiamo avanti – ha aggiunto la coordinatrice dello Sprar Tiziana Tardo – è stato il vedere gli alunni e i beneficiari dello Sprar diventare un tutt’uno durante i giochi, senza alcuna distinzione di paese, colore o età”. Soddisfatto anche il presidente della cooperativa Iride, Rocco Sciacca, che ha apprezzato la rete che si è creata tra le istituzioni e le associazioni nel territorio del Comune di Bronte: “E grazie a iniziative simili che si può parlare di accoglienza”. Ed agli organizzatori sono giunti i complimenti da parte del sindaco di Bronte, Graziano Calanna: “Questo è il secondo di una serie di quattro incontri che lo Sprar di Bronte ha promosso per favorire l’integrazione dei rifugiati con la società brontese. Bello accorgersi che stanno raggiungendo l’obiettivo sperato”. Fonte “La Sicilia” del 22-11-2016