Blitz contro l’assenteismo, l’altro ieri, al Comune di Maniace, effettuato dai carabinieri della locale Stazione, coadiuvati da altri militari della Tenenza di Randazzo. A metà mattinata, i carabinieri hanno bloccato tutte le vie di accesso ai locali siti in via Beato Placido, per poi passare al controllo dei dipendenti presenti, degli assenti, e soprattutto di chi era in missione, fuori per lavoro, per vedere se avevano effettuato la giusta timbratura o meno. Un gesto forte e chiaro, contro una categoria, quella dei dipendenti comunali, spesso e volentieri finita in prima pagina, per avere abusato di un posto di lavoro che spesso non viene “controllato” a dovere. Casi moltiplicati in Sicilia negli ultimi anni, proprio quando il lavoro è diventato un sogno, e il posto “pubblico” una volta punto di arrivo della carriera lavorativa, è ormai un miraggio, un privilegio riservato a pochi, o addirittura un sogno per tanti, visto che ormai i concorsi negli enti pubblici, soprattutto al sud, dove i Comuni spesso hanno esuberi e non mancanze di personale, da anni non effettuano concorsi, gravati anche dal personale ex articolista, rimasto nel limbo con un contratto a scadenza, che ogni anno aspettano la conferma dei soldi necessari dalla Regione. Gli ultimi casi eclatanti in Sicilia sono stati quelli di Siracusa, a settembre, con 29 indagati, di Milazzo, a ottobre con ben 59 indagati, e ultimo in ordine di tempo, quello di Furci Siculo, di inizio novembre con 16 indagati. Ora anche Maniace balza agli onori della cronaca, dopo il blitz che potrebbe anche essere l’epilogo di indagini iniziate prima. Infatti, nei casi sopracitati, quando i carabinieri hanno effettuato il blitz, avevano già registrazioni video, che accertavano le mancati timbrature, o i passaggi di badge tra colleghi. Al momento trapela ben poco, ma sembra che qualche problema ci sia. Tranquillo il sindaco, Antonino Cantali: “Non sono belle notizie – ci dice – ma di sicuro chi lavora in un Ente pubblico dovrebbe dare il massimo per mettersi al servizio dei cittadini. Ringrazio le forze dell’ordine per il lavoro svolto e attendiamo l’esito delle indagini per prendere i dovuti provvedimenti. Oggi più che mai non si può giocare con il lavoro specie nel pubblico”. LUIGI SAITTA Fonte “La Sicilia” del 23-11-2016