E’ stata aggiudicata a una ditta del catanese la gara d’appalto completata dall’Urega per il recupero e il completamento dei 60 alloggi popolari dell’Iacp, in contrada Sciara Sant’Antonio. Lo comunica l’ex senatore Pino Firrarello, che però punta il dito contro l’Ufficio regionale per le gare d’appalto, perché per definire l’iter della gara ci ha impiegato quasi due anni. “Quando da sindaco di Bronte ho consegnato all’Urega tutti i documenti – afferma l’ex senatore – era il febbraio del 2015. Ci sono voluti quasi 2 anni per completare questa gara d’appalto. Troppo tempo, non è accettabile una situazione simile. Qualsiasi siano i problemi affrontati, due anni sono veramente tanti. Tempi che non solo hanno impedito, fino ad oggi, ai possibili aventi diritto ad ottenere una casa, ma che hanno impedito anche alle imprese e ai loro dipendenti di lavorare ed alla comunità di crescere e di sviluppare. Ma non solo hanno messo a rischio l’intero finanziamento”. Per recuperare il complesso di edilizia popolare, infatti, sono stati stanziati circa 8 milioni di euro, “di cui, spiega Firrarello – circa 6 milioni sono finanziati dal Ministero delle Infrastrutture, un milione dall’Iacp (Istituto autonomo case popolari), e il resto dal Comune. Sappiate che il Ministero più volte ha chiesto alla Regione siciliana di rendicontare l’utilizzo di queste somme. Fino ad oggi ci si è difesi ottenendo delle proroghe, ma il timore che all’improvviso il Ministero ritiri le somme è quanto mai reale”. Firrarello spiega che a partecipare al bando, infatti, sono state circa 30 aziende. Espletata la gara, molte di queste sono risultate distanti nel punteggio, rispetto a quella che si è aggiudicata l’appalto per millesimi. “Temo – aggiunge l’ex senatore – che i possibili ricorsi facciano ancora slittare i tempi, aumentando il rischio di ritiro del finanziamento. Se si verifica ciò abbiamo perso tutti. Vano è stato il lavoro per recuperare le somme, vana è stata la progettazione, inutile lo stesso lavoro dell’Urega durato 2 anni, mentre enorme sarebbe per Bronte e per chi attende da tempo di poter avere assegnata un’abitazione”. Infine Firrarello esprime tutto il suo rammarico nei confronti dell’Urega: “Non possiamo rischiare di perdere fondi così. Con questa crisi non dobbiamo rinunciare a qualsiasi forma di lavoro e sviluppo. Dipendesse da me l’Urega lo scioglierei”. I lavori di questo complesso cominciarono negli anni 90, ma poi, a causa della crisi finanziaria della ditta che si era aggiudicata l’appalto, furono interrotti, e l’Iacp non è più riuscito a riprenderli. Così per adesso, essendo un rudere, fanno cattiva mostra di se in un quartiere dove sono stati realizzati istituti scolastici, la caserma dei carabinieri, impianti sportivi e diversi servizi. Si tratta poi di alloggi a canone sostenibile rivolti non solo alle famiglie indigenti. L.S. Fonte “La Sicilia” del 18-12-2016
BRONTE: PRECISAZIONE DEL SINDACO – COMPLETAMENTO ALLOGGI IACP “APPALTO ANCORA DA ESPLETARE” – A seguito della notizia pubblicata dal nostro quotidiano, dove l’ex senatore Pino Firrarello annuncia l’aggiudicazione “ad una ditta del Catanese per millesimi”, della gara d’appalto per il completamento dei 60 alloggi popolari dell’Iacp, in contrada Sciara Sant’Antonio, il sindaco di Bronte, Graziano Calanna, afferma: “Agli atti del Comune di Bronte non risulta che la gara d’appalto sia stata conclusa. Risulta, invece, che questa deve essere ancora espletata. Siamo in attesa di comunicazioni da parte dell’Urega per ristrutturare al più presto gli alloggi e metterli a disposizione dei cittadini che ne hanno diritto”. L.S. Fonte “La Sicilia” del 20-12-2016