Al Parco urbano di via Cavalieri di Vittorio Veneto, candidato a diventare il più grande “polmone verde” di Bronte, si potrà accedere anche dalla centralissima via Umberto, attraverso via Scibilia. Lo ha deciso il sindaco di Bronte, Graziano Calanna che, attraverso una delibera di Giunta, ha incaricato l’Ufficio tecnico del Comune di risolvere tutti i problemi che in passato hanno impedito di realizzare l’ingresso al Parco dalla porta più ideale per la città. Fino ad oggi, infatti, l’accesso all’area verde è possibile soltanto dalla via Cavalieri di Vittorio Veneto che altro non è che l’attuale circonvallazione di Bronte. Un ingresso che i brontesi giustamente considerano decentrato e troppo distante dai luoghi delle passeggiate e dalla vita cittadina. Aprendo un varco dal lato opposto del Parco, in prossimità di via Umberto, invece, questo potrà essere meglio fruito da residenti e turisti. «Questo Parco, ricco di alberi, sentieri e muretti in pietra lavica – afferma il sindaco Calanna – ed oltre ad essere un vero polmone verde per la città, è un’oasi di tranquillità in pieno centro. All’interno si può fare jogging e l’intera area può diventare un perfetto centro di aggregazione che permetterà alle famiglie di trascorrere alcuni momenti della giornata in serenità, con i bambini che potranno giocare e divertirsi lontano dallo smog delle auto». Per il primo cittadino, insomma, si tratta di un’opera pubblica di importanza strategica in grado di migliorare la qualità della vita. Non a caso il sentiero si adatta alla realizzazione di un percorso salute e offre la possibilità di ammirare una più belle vedute dei Nebrodi. Per tutti questi motivi, appena completati i lavori, intendiamo dare in gestione l’intero parco ai privati. Riteniamo, infatti, che possa offrire tanti di quei servizi che, se gestiti adeguatamente, potrebbero dare anche lavoro. Una possibilità ed un’opportunità che, in questi momenti di crisi, non vogliamo trascurare. Otterremo così molteplici obbiettivi: creeremo condizioni di lavoro, doteremo Bronte di una bellissima area verde e ci garantiremo al cura e la gestione delle piante del Parco da parte del privato». Inoltre la gestione affidata ai privati garantirà salvaguardia all’intera area che dopo i lavori dell’Azienda forestale, conserva un angolo di architettura rurale e flora simile a quella delle quote più alte del nostro vulcano. L. S. Fonte “La Sicilia” del 05-02-2017