Resta critica la situazione dell’ospedale di Bronte, che ogni giorno prolunga l’agonia a cui sembra condannato dalle istituzioni. L’ultimo episodio accende i riflettori su un problema grave come quello della sicurezza, sia dei locali, sia degli operatori, lasciati spesso soli e senza un valido supporto. Ieri notte, atti di vandalismo, sicuramente perpetrati da ragazzi, ma che mostrano i punti deboli di un sistema ormai allo sbando. Durante la notte, un’ostetrica in servizio ha subìto un furto nella sua auto, una Peugeot 206 parcheggiata nel cortile superiore dell’ospedale, quello con ingresso da via Aidala, dove hanno sede la Pediatria, l’Ostetricia, il laboratorio di analisi, l’Urologia e i camerini dove si cambiano i medici. Nella vettura, è stato rotto un finestrino posteriore, ma i ladri hanno trovato ben poco. Poi, non contenti, sono entrati nei locali dell’ospedale, scassinando la macchinetta delle merendine e bevande, per portare via l’incasso. Qualche euro, nulla più, ma la situazione non è delle migliori. Proprio la zona con ingresso da via Aidala è completamente al buio, mancano le luci esterne, inoltre le porte accanto alla Radiologia, e quella accanto alla Cardiologia sono rotte, non si possono chiudere e oltre a ciò, disperdono tanto calore sprigionato dai riscaldamenti causando anche un danno economico. Gli ingressi sono privi di sorveglianza e spesso in alcune zone interessate dalla ristrutturazione vanno a dormire alcuni senza fissa dimora. LUIGI SAITTA Fonte “La Sicilia” del 12-02-2017