«Non possiamo essere soddisfatti». E’ l’amaro commento del sindaco di Bronte, Graziano Calanna, alla notizia dell’approvazione da parte del ministero della Salute della nuova rete ospedaliera siciliana che a Bronte elimina il reparto di Ortopedia e il servizio di Urologia. «Eppure – continua il primo cittadino – oggi Ortopedia è uno dei reparti più conosciuti dell’ospedale, come dimostra il numero di pazienti ricoverati o che chiedono prestazioni. Un tempo Ortopedia e Urologia erano le eccellenze dell’ospedale, non erano certo reparti in perdita. Qualcuno dovrebbe spiegarci perché non ci sono più. «Non credo – aggiunge – che la città ed il territorio accetterà di buon grado i tagli. Temo manifestazioni di protesta, con l’Amministrazione comunale che le sosterrà tutte». Ma vediamo cosa ha disegnato il nuovo piano per Bronte. Rimangono le unità complesse di Medicina e Chirurgia con rispettivamente 12 e 8 posti letto, di cui 2 a reparto saranno di day hospital. L’Ostetricia e Ginecologia avrà 8 posti letto, me verrà declassata a unità operativa semplice, come la Pediatria e la Psichiatria che avranno 6 e 4 posti letto. Due posti letto, invece, per l’unità semplice di Neonatologia. Il reparto più grosso è quello di Lungodegenza, unità complessa con 44 posti letto. Radiologia, Laboratorio analisi, Pronto soccorso e Anestesia, rimangono come servizi semplici, esattamente come la Direzione sanitaria del presidio. «Troppo poco – conclude il sindaco – sono certo che l’Asp farà qualcosa per colmare le evidenti lacune». Intanto le associazioni a difesa dell’ospedale si stanno mobilitando. Già questa sera i “Nuovi consumatori europei” hanno organizzato un incontro alle 19.30 allo Stanley pub. Duri i commenti anche dei consiglieri comunali: «Questo non è l’ospedale solo di Bronte – ha affermato il presidente del Consiglio comunale, Nino Galati – ma di 10 Comuni per 50mila abitanti. Assieme ai consiglieri di Bronte e degli altri Comuni faremo fronte affinché l’ospedale non venga realmente penalizzato». «La nuova rete ospedaliera è penalizzante per il comprensorio di Bronte – ha affermato il consigliere Antonio Petronaci – Certamente non ci fermeremo qui, ma difenderemo con le unghie con i denti e con carta bollata i nostri cittadini» Fonte “La Sicilia” del 06-04-2017