Il pistacchio Dop di Bronte si raccoglie ogni 2 anni e quest’anno a settembre si prospettava una delle più ricche produzioni. Il clima fino ad oggi era stato di grande aiuto per le preziose piante, che già mostravano frutti in quantità. I produttori già pregustavano una raccolta straordinaria, ma, purtroppo, non sarà così. Ieri in pochi minuti quasi il 60% della produzione in diverse contrade è andata perduta a causa di una violenta grandinata. Più o meno come già accaduto 2 anni fa sulle campagne si è abbattuto un violento temporale con grossi chicchi di grandine che hanno falciato i teneri pistacchi sulle piante. Per i produttori un danno incalcolabile. In un attimo sono andati in fumo 2 anni di lavoro. Chi è andato in campagna ha trovato un tappeto di pistacchi e grandine per terra e la produzione perduta. Le contrade maggiormente colpite sono quelle di Passo Zingaro, Galluzzo, Quattro Miglia, Tre Miglia, Rivolita, Cipollazzo, Rizzonito, Rocca Tufano, Roccarello, Carba e Triporanello. Visto l’accaduto la Coldiretti di Catania ha chiesto interventi straordinari: “La grandinata che ieri ha colpito Bronte ha provocato danni ingenti al pistacchio – commenta il presidente Giovanni Pappalardo – che mette a rischio una delle produzioni più importanti per la Sicilia che ha permesso il potenziamento dell’Italian sounding nel mondo. Chiediamo l’attivazione di tutte le procedure per la proclamazione dello stato di calamità – aggiunge il direttore Giuseppe Campione -. Il pistacchio è la base economica di un’area determinante per l’economia di tutta la provincia”. “Stiamo calcolando l’ammontare dei danni, – afferma Pina Pagano, responsabile della sezione della Cia di Bronte – Molti produttori hanno già effettuato le segnalazioni alle assicurazioni. Il danno è notevole. Quello caduto è andato perduto, quello rimasto, essendo “macchiato”, rischia di essere deprezzato”. “Chiedere lo stato di calamità naturale alla nostra Regione è il minimo che si possa fare, – conclude il sindaco Graziano Calanna – ma visto i risultati degli scorsi anni è bene fare anche altro. La Regione, infatti, 2 anni fa è stata totalmente assente. Per questo invieremo subito un telegramma al Presidente della Regione, al Prefetto di Catania, all’Assessorato delle Risorse agricole, all’Agenzia delle Entrate ed a tutti i servizi tecnici regionali e provinciali al servizio dell’agricoltura. Tutto quello che sarà nelle nostre possibilità lo faremo”. R.CR. Fonte “La Sicilia” del 18-05-2017