Non soltanto un numero di telefono, ma un servizio complesso e avanzato che assicura una risposta coordinata ed efficiente nelle situazioni di emergenza: è il NUE 112, attivo in varie regioni italiane e dal prossimo 20 giugno anche in Sicilia. Sul funzionamento del Numero Unico Emergenza europeo, sul percorso che ha portato alla sua istituzione, sui tempi e sulle modalità di attuazione in Sicilia, nonché sulle tecnologie che lo caratterizzano, si è svolto oggi un seminario formativo per giornalisti e comunicatori pubblici, promosso dall’Azienda ospedaliera per l’emergenza “Cannizzaro” di Catania, che ospita la Centrale Unica di Risposta (CUR) del 112. Dopo l’introduzione del dott. Angelo Pellicanò, direttore generale dell’Azienda Cannizzaro, che ha evidenziato l’alto livello del sistema dell’emergenza in Italia e in Sicilia, è stato il dott. Sebastiano Lio, dirigente responsabile del Servizio VI dell’Assessorato regionale alla Salute, incaricato dell’attuazione in Sicilia del NUE 112, a fornire il quadro delle norme e delle tappe, dalla prima direttiva europea al protocollo tra Ministero dell’Interno e Regione Siciliana del settembre 2016 e alla successiva convenzione con Areu, Azienda emergenza-urgenza di Regione Lombardia. Lio, che ha portato i saluti dell’assessore Baldo Gucciardi e del dirigente generale Ignazio Tozzo, ha comunicato che martedì prossimo, 20 giugno, migreranno i primi distretti telefonici, lo 095 di Catania e lo 0933 di Caltagirone, il 18 luglio lo 0931 di Siracusa e lo 0932 di Ragusa; seguiranno Messina ed Enna. In sostanza, al cittadino che chiamerà da quei distretti i numeri 112, 113, 115 e 118 risponderà la CUR della Sicilia Orientale. Le centrali operative e i numeri di emergenza resteranno comunque attivi parallelamente. È stato spiegato come la chiamata che arriva al NUE 112 viene filtrata, verificata, localizzata e, se appropriata, “passata” con i dati di localizzazione e con la possibilità di una gestione coordinata e integrata tra le varie forze coinvolte. A quel punto, l’attivazione del soccorso è immediata. Sul rapporto tra NUE e informazione è intervenuta la giornalista Cristina Corbetta, responsabile Comunicazione di Areu, che ha offerto una rassegna di telefonate arrivate in centrale e di materiale di comunicazione. «La normativa prevede azioni di sensibilizzazione e informazione alla popolazione, un aspetto fondamentale», ha affermato Corbetta. Sugli stessi temi, l’altro giornalista relatore, Marco Magheri, vicesegretario generale dell’Associazione Italiana della Comunicazione Pubblica e Istituzionale e direttore di Panorama della Sanità, ha poi rimarcato il contributo che i comunicatori pubblici possono dare a questo «salto evolutivo» della società. «Il rapporto tra emergenza e media è fondamentale e da parte nostra c’è e ci sarà la massima attenzione», ha detto la dott.ssa Isabella Bartoli (responsabile Centrale Operativa 118 Ct-Rg-Sr), uno dei numeri di emergenza, con 112, 113 e 115, le cui chiamate saranno convogliate al NUE 112. A rappresentarli tutti, sono intervenuti il dott. Daniele De Girolamo (Polizia di Stato, Questura di Catania), il tenente colonnello Michele Piras (Reparto operativo Carabinieri di Catania), l’ing. Ferdinando Franco (Direzione Regionale Vigili del Fuoco). Degli aspetti tecnici e tecnologici del NUE hanno parlato l’ing. Mario Drago responsabile tecnico-informatico NUE, che ha sottolineato la possibilità di un servizio multilingua all’utente che chiama, e l’ing. Gaspare Monastero di Tim, in qualità di partner tecnologico dell’intera piattaforma digitale della CUR NUE 112, rappresentando come le soluzioni adottate garantiscano i livelli massimi di sicurezza ed affidabilità assicurando la continuità del servizio in qualsiasi circostanza. Moderati dal giornalista Orazio Vecchio, responsabile dell’Ufficio Stampa dell’Azienda Cannizzaro, i lavori hanno visto un dibattito con domande da parte dei giornalisti e la visita alla CUR con dimostrazione di chiamata.