Il cambio fra Giovanni Pistorio e Luigi Bosco al vertice dell’Assessorato infrastrutture della Regione, preoccupa i sindacalisti della Fillea Cgil, che rappresentano i lavoratori edili. Il segretario generale di Catania Giovanni Pistorìo, insieme con Salvatore Papotto, segretario provinciale,lanciano l’allarme. Non contestano la nomina del neo assessore Luigi Bosco, ma temono che il cambio al vertice del delicato assessorato regionale possa non solo provocare dei ritardi nel programma di realizzazione di alcune importanti opere pubbliche, ma addirittura farne perdere i finanziamenti. «Con l’assessore Giovanni Pistorio – ci dice Papotto – avevamo raggiunto un accordo ben preciso, che prevedeva entro la fine dell’anno la conclusione degli iter burocratici di buona parte delle infrastrutture necessarie nel nostro territorio. Fra queste il rifacimento della Bronte – Adrano, la realizzazione della strada per bypassare l’abitato di Bronte e l’ammodernamento del tratto della Ss 284 Adrano-Paternò più che mai necessario per la sicurezza della viabilità etnea». «Con l’ex assessore regionale- aggiunge Pistorio – avevano deciso di effettuare un vertice il 20 luglio per fare il punto della situazione e verificare gli iter di tutte le infrastrutture da far partire entro la fine dell’anno. Adesso non sappiamo quando potremo incontrare il nuovo assessore che certamente avrà bisogno di tempo. La nostra preoccupazione – continua – è che si arrivi al periodo delle ferie e dopo di queste all’appuntamento elettorale, quando tutto si ferma. Se ciò si verificasse sarebbe impossibile completare i relativi iter entro la fine dell’anno, dovendo subito dopo le elezioni, dialogare con il nuovo governo». «Con Crocetta – conclude Papotto – troppe volte alle Infrastrutture è cambiato l’interlocutore. E questo non ha giovato nè alla Regione, nè ai cittadini». In particolare i sindacalisti temono che saltino le strade inserite nel nell’Apq (Accordo Programma Quadro) sottoscritto nel novembre scorso che prevede complessivamente interventi per circa 470 mln. R. C. Fonte “La Sicilia” del 11-07-2017