Il rinvio a giudizio per maltrattamenti e abbandono di incapaci, è stato chiesto dalla Procura etnea a carico del sacerdote Luigi Minio, 87 anni, presidente della fondazione “Istituto San Vincenzo de Paoli – Padre Marcantonio”, conosciuto come “l’ospizio dei vecchi di Bronte” e di quattro dipendenti. La struttura, che ospita anziani, è un ente ecclesiastico. Agli atti dell’inchiesta, che è stata avviata dopo alcuni esposti, sono confluite le indagini dei carabinieri della compagnia di Randazzo e del Nas di Catania. Una prima udienza preliminare davanti al Gup (Giudice per le udienze preliminari) Giovanni Cariolo è stata rinviata per un difetto di notifica alle parti offese che sono sessantadue. La nuova udienza è stata fissata per il prossimo 5 ottobre. Secondo quanto emerge dalle carte dell’inchiesta con la specifica dell’accusa che ha ricostruito la vicenda “gli imputati sottoponevano a continui maltrattamenti gli anziani ospiti rendendo loro la vita particolarmente penosa e dolorosa, aggredendoli verbalmente con ingiurie e minacce, non assicurando loro adeguati e sufficienti pasti, costringendo alcuni ospiti disabili non autosufficienti e incapaci di intendere e volere, in particolare due di esse, a consumare i pasti in una stanzetta ripostiglio ubicata al secondo piano della struttura, isolate rispetto agli ospiti”. E ancora “usando nei confronti degli anziani – anche in questo caso specificando alcuni di essi – violenza fisica, che consisteva in schiaffi e pugni”. Orazio Provini Fonte “La Sicilia” del 21-09-2017