Celebrare messa in Vaticano con il Papa: un’esperienza che certamente non capita tutti i giorni, soprattutto a parroci che vivono e sono impegnati in realtà di provincia. Ma è esattamente l’esperienza vissuta, ieri, da sette sacerdoti dell’Arcidiocesi di Catania, quasi tutti provenienti da paesi alle falde dell’Etna. Sette preti che hanno concelebrato con Papa Francesco la consueta messa mattutina, riservata a un numero limitato di ospiti, nella residenza di Casa Santa Marta (nella foto dell’Agenzia Sir, Servizio informazione religiosa). Si tratta di Antonino La Manna e Salvatore Stimoli di Adrano, Nunzio Capizzi di Bronte, Giovambattista Zappalà di Biancavilla, Alessandro Ronsisvalle di Paternò, Antonino Nicoloso di Belpasso e Giuseppe Cassarino di Catania. Tutti sono stati compagni di seminario e ordinati sacerdoti nel 1992 dall’allora arcivescovo, mons. Luigi Bommarito. È stata proprio l’occasione del 25esimo anniversario presbiterale a spingere il gruppo di sacerdoti catanesi a chiedere di partecipare alla “speciale” santa messa. A margine della celebrazione, Bergoglio si è intrattenuto con loro e li ha voluti salutare uno ad uno. E ognuno ha portato al Papa un messaggio di affetto della propria comunità parrocchiale. «Con noi è stato veramente affabile e delizioso – dice padre Antonino La Manna, parroco della chiesa San Pietro di Adrano – gli ho chiesto di poterlo abbracciare e non solo ha acconsentito ma si è offerto lui stesso. A tutti noi ha augurato di arrivare al 50esimo anniversario di sacerdozio. Gli abbiamo specificato che vorremmo giungere al traguardo da santi. Ha risposto “Ci arriverete così come si può”, cioè con umanità e senza necessariamente grandi pretese. Insomma, è stata senz’altro un’esperienza bellissima». Stessa sensazione da parte di padre Giovanbattista Zappalà, parroco della chiesa Annunziata di Biancavilla: «Mi sono sentito un privilegiato vivendo quest’esperienza come quella di 25 anni fa, quando, in qualità di diacono, ho avuto l’occasione di concelebrare la messa in piazza San Pietro con Papa Giovanni Paolo II. Questa ulteriore esperienza ha richiamato alla fraternità, visto che noi tutti siamo stati compagni di seminario e che, pur operando in diverse parti, ci siamo ritrovati in questa speciale occasione. Ho chiesto a Papa Francesco una benedizione e una preghiera per la mia parrocchia, per Biancavilla e per la nostra diocesi, ricordandogli il 25esimo di ordinazione episcopale raggiunto proprio in questi giorni dal nostro arcivescovo, mons. Salvatore Gristina». Padre Alessandro Ronsisvalle, parroco nella chiesa di San Michele di Paternò racconta altri dettagli della visita in Vaticano e dell’incontro avuto con Papa Bergoglio subito dopo avere celebrato la messa: «Ci ha detto che avrebbe desiderio e piacere di visitare le chiese in Sicilia e a Catania, si è accostato a noi con sentimento paterno e ci ha esortato a continuare il nostro impegno sacerdotale, ad essere preti senza “trucchi” e senza ipocrisie, ma sinceri, stando con la gente ed operando per la gente. Parole che porteremo con noi». Al Papa, i sette preti hanno portato in regalo un’opera in pietra lavica con una incisione su ceramica raffigurante il busto di Sant’Agata e l’Etna, oltre ad un pacchetto di torroncini prodotti da una pasticceria di Biancavilla. Omaggi dal marchio inconfondibilmente catanese. VITTORIO FIORENZA Fonte “La Sicilia” del 21-10-2017
LA MESSA MATTUTINA DI PAPAFRANCESCO (FOTO SIR, SERVIZIO INFORMAZIONE RELIGIOSA)