La Malesia cresce con un’economia sostenuta da investimenti solidi ed esportazioni in aumento. Il prodotto interno lordo della Malesia continua ad aumentare, in base ai dati diffusi dalla società di consulenza Capital Economics con sede a Londra.
Il tasso di crescita del PIL malese è del 6,2% annuo, sostenuto soprattutto dagli investimenti che sono passati dal 4,1 al 6,7%, mentre le esportazioni continuano a rappresentare uno dei volani principali del successo economico del paese asiatico. Nel settore privato la crescita è salita del 7,9% grazie ad investimenti nei servizi e nel manifatturiero, positivo anche il trend registrato dal settore pubblico con un +4,1%.
Le esportazioni di beni e servizi sono salite all’11,8%, bene anche il settore minerario che da sempre rappresenta una voce importante nell’economia del Paese asiatico. Meno bene il settore agricolo, frenato da una stagione non particolarmente favorevole che ha ridotto la produzione di olio di palma e gomma. Le costruzioni stesse hanno subito un arresto dovuto in particolare da una diminuzione nella domanda di proprietà commerciali.
In questo quadro di crescita economica il settore turistico si inserisce come una delle voci più significative che contribuiscono a questo successo.
Dal 2006 ad oggi la Malesia è passato da 17,5 milioni di turisti ad oltre 26 milioni di arrivi ogni anno classificandosi al dodicesimo posto tra i Paesi più visitati al mondo nel 2017. L’aumento è dovuto alle incredibili risorse ambientali che il Paese possiede, ma anche alla grande capacità imprenditoriale che ha saputo mettere in atto per attrarre nuovi visitatori.
Le Petronas Tower di Kuala Lumpur sono il biglietto da visita con cui la Malesia è conosciuta in tutto il mondo, ma le sue spiagge e le sue valli sono i luoghi da sogno in cui ogni viaggiatore vorrebbe trascorrere le vacanze; sogno alimentato da un’accorta campagna di marketing e da un miglioramento dei servizi e delle infrastrutture a sostegno dell’industria turistica. Un successo a cui ha contribuito anche l’Italia con la realizzazione da parte dell’industria Leitner, originaria di Vipiteno, di una cabinovia per il complesso alberghiero più grande del mondo. Si tratta dell’impianto Awana Skyway composto di 99 cabine di cui 10 con il pavimento in vetro. Grazie a questo progetto tutto italiano i visitatori potranno ammirare lo spettacolare paesaggio della Krau Wildlife Reserve sopra la quale svetta il complesso alberghiero delle Genting Highlands, situato 50 chilometri a nord di Kuala Lumpur ad un’altitudine di 1.700 metri. Al suo interno è presente, oltre ad un’enorme parco a
tema, anche l’unico casinò della Malesia dove a differenza di quelli occidentali troviamo numerosi tavoli di baccarat. Non a caso infatti questo gioco in cui il dealer prende il nome di banco è particolarmente apprezzato dal pubblico asiatico che rappresenta la voce più importante degli afflussi turistici in Malesia. Nella top ten dei cittadini stranieri che più visitano il Paese troviamo infatti nelle prime tre posizioni Singapore, Indonesia e Cina. Tra i Paesi occidentali solo la Gran Bretagna entra nella classifica in ottava posizione con 400.000 visitatori nel 2016 a fronte dei 3 milioni di cittadini cinesi.
La stabilità economica del paese ha quindi rappresentato un volano per il settore turistico creando un circolo virtuoso che ha portato la Malesia ad essere una delle mete più gettonate non solo del sud-est asiatico, ma anche a livello mondiale. Per decenni il Pese si è impegnato in una diversificazione della propria economia con l’obiettivo di renderla più dinamica e competitiva sui mercati internazionali. Il processo di modernizzazione e di apertura economica ha contribuito alla sua crescita riducendo considerevolmente la povertà e l’ineguaglianza economica. Questi fattori contribuiranno far entrare la Malesia tra i Paesi ad alto reddito entro il 2020. Di certo occorreranno nuove e più incisive riforme strutturali, ma la strada di questo processo di sviluppo sembra già segnata e la Malesia ha tutte le carte in regole per crescere e migliorare ancora.