Mentre a Bronte fanno mostra i manifesti per una “presunta” rinascita del locale ospedale, in cui a breve dovrebbero ripartire i lavori fermi da anni e un conseguente potenziamento, una denuncia precisa e circostanziata ci giunge dal presidente del Comitato a difesa dell’ospedale, Biagio Venia: «Come sempre, il comitato effettua dei sopralluoghi in ospedale, con conseguente giro di telefonate ai dirigenti, per capire cosa veramente succeda. E oggi, con molto rammarico, posso affermare che la situazione è veramente tragica. Stiamo assistendo inermi ad un continuo depotenziamento dei servizi elargiti dal nosocomio. Purtroppo, la situazione è ferma da tempo. Il direttore Generale, dott. Giammanco, ci aveva informato della ripresa dei lavori appena terminata la trafila burocratica e ci aveva anche rassicurato sulla sorte del presidio. Ma oggi molte cose sono cambiate in peggio. Infatti, possiamo constatare che i lavori sono fermi, che l’arrivo della nuova ambulanza non è avvenuto, che il potenziamento del pronto soccorso non è avvenuto, anzi manca personale medico, infermieristico e ausiliario, che in altri presidi vengono sostituiti con gli Oss. Ma il peggio avviene nelle varie Unità. In Radiologia due medici a breve saranno trasferiti a Paternò ed Acireale, e se non vengono immediatamente rimpiazzati, la Radiologia non potrà più lavorare h24. «Ma non solo- si legge ancora nella nota – , sempre più spesso alcuni pediatri vengono spostati a Biancavilla, senza nessun ordine di servizio. Inoltre, dall’arrivo del nuovo primario di Ostetrica e Ginecologia, il dottor La Greca, tutti gli interventi chirurgici di ginecologia programmati, invece, di essere effettuati a Bronte, come avvenuto finora, vengono mandati a Biancavilla, dove manca il reparto di Rianimazione, al pari di Bronte, con conseguente aggravio di disagi. Non possiamo più tollerare –conclude Venia –questa disparità di trattamento, verso il nostro territorio, e chiediamo un incontro urgente con il direttore dell’asp 3, Giammanco, e con il nuovo presidente della Regione Nello Musumeci. Siamo pronti anche ad iniziative di protesta dure». Abbiamo cercato il direttore sanitario, dott. Spampinato, ma non è stato possibile rintracciarlo. LUIGI SAITTA Fonte “La Sicilia” del 26-11-2017