Dopo il no del Consiglio di Randazzo al rendiconto del 2015 pronunciato nel settembre scorso, questo provvedimento si attendeva da tempo. Il neo assessore regionale delle Autonomie locali e della Funzione pubblica, Bernadette Felice Grasso, nelle more del definitivo scioglimento, ha firmato il decreto che dichiara sospeso il Consiglio di Randazzo. Tale provvedimento, previsto dal vigente ordinamento degli Enti locali della Regione, nasce dal fatto che l’assemblea consiliare randazzese è stata ritenuta inadempiente sia per la mancata approvazione del Consuntivo 2015, sia del bilancio di previsione del 2016, approvati il 26 ottobre scorso dal commissario ad acta inviato, Vincenzo Raitano. «Con la firma del decreto – dice l’ormai ex presidente del Consiglio comunale Antonino Grillo – l’assessore regionale ha staccato definitivamente l’ossigeno al Consiglio comunale di Randazzo. Il tutto a distanza di due mesi dall’approvazione da parte del dott. Raitano dei due documenti contabili quali il Consuntivo 2015 e Preventivo 2016. Con grande rammarico – poi continua – comunico l’imminente decadenza dell’assemblea
consiliare che considero una disfatta. L’unica considerazione spontanea che sorge è il fallimento del mandato elettorale ricevuto dagli elettori, perché noi consiglieri, espressione della volontà popolare, non siamo stati in grado di mettere da parte le beghe personali per il bene comune». Il presidente si riferisce alla litigiosità che ha caratterizzato la consiliatura, con l’Amministrazione Mangione sempre in minoranza ed in palese scontro con il revisore dei conti. In sostituzione del sospeso Consiglio comunale, l’assessorato ha nominato commissario straordinario il dott. Giovanni Cocco, funzionario direttivo in servizio presso il dipartimento regionale alle Autonomie locali. G. G Fonte “La Sicilia” del 30-12-2017