L’assessore regionale del Turismo, Sandro Pappalardo, ha sospeso per 120 giorni gli effetti della delibera che, alla fine di ottobre per volere dell’ex assessore Anthony Barbagallo, aveva introdotto la contestatissima perimetrazione dell’Etna. Ovvero la mappatura che aveva ritagliato sul vulcano patrimonio Unesco una zona di esclusiva competenza professionale per le guide alpino-vulcanologiche. Da circa quota 2000 metri in su non sarebbe possibile, ai sensi del decreto, effettuare l’accompagnamento di turisti da parte di professionisti diversi da quelli facenti parte del Collegio regionale delle guide presieduto da Biagio Ragonese. L’atto già lunedì dovrebbe essere reso pubblico e costituisce, dal punto di vista dell’assessore, un primo passo verso il riordino complessivo del settore. La perimetrazione si era resa necessaria dopo il varo delle guide di media montagna, nuova figura che avrebbe dovuto essere operativa nelle zone non assegnate alle guide vulcanologiche. «Non sarebbe stato giusto far sopravvivere un atto senza metterlo in pratica – spiega l’assessore di Fratelli d’Italia – abbiamo invece sospeso la perimetrazione per lavorare così sulla materia in maniera serena». Ma in tre mesi si riuscirà a mettere ordine su tutto? «Abbiamo trovato tanto caos, ogni attore diceva la sua guardando ai propri interessi in un quadro dove forse doveva mettersi mano 10 o 15 anni fa – ammette Pappalardo, subentrato nel ruolo nel pieno della contesa fra Collegio e guide ambientali – l’obiettivo che ho è trovare una soluzione che metta d’accordo tutti, non fare tabula rasa di quello che c’era prima». Idea che passa anche dalla «linea del dialogo» che l’assessore ricorda fieramente di aver intrapreso: «Ho incontrato associazioni e professionisti e a ciascuno di essi ho chiesto una relazione con il loro punto di vista, ci sono idee che mi hanno incuriosito». FRANCESCO VASTA Fonte “La Sicilia” del 14-01-2018