Non ci sono state svolte particolari, nelle ultime ore, nelle indagini sull’omicidio di Nunziata Sciavarrello, avvenuto lo scorso venerdì in via Spatafora a Maletto. Centro montano dove il delitto ha suscitato moltissima impressione. Le indagini, coordinate dal magistrato Santo Distefano, e sotto la direzione del capitano dei carabinieri di Randazzo Nicolò Morandi e del luogotenente Montana proseguono, sia per trovare l’arma del delitto, sia per capire i contorni di una vicenda ancora con diverse parti oscure. I locali di via Spatafora, perquisiti per tutta la notte di venerdì, sono stati posti sotto sequestro, e non è escluso che oggi, venga fatto un altro sopralluogo. Al momento, l’unico indiziato resta il figlio, Valentino Saitta di 38 anni, trovato all’interno dell’abitazione. Inoltre, secondo le prime ricostruzioni, il delitto sarebbe avvenuto qualche ora prima del ritrovamento, e c’è da capire cosa abbia fatto il figlio in questo tempo, e come mai non abbia chiamato nessuno per soccorrere la madre. Una morte assurda, inaspettata. La donna viveva da sola col figlio, mentre le altre figlie, spesso la passavano a trovare, e mai si era avuta la sensazione che questa convivenza potesse sfociare in una tragedia. La famiglia è conosciuta e stimata da tutti, la donna usciva quasi ogni giorno, per comprare il pane o fare la spesa, ed era abbastanza tranquilla. Il figlio, nonostante alcuni problemi di salute, era un assiduo frequentatore della Parrocchia, e mai, nel corso degli anni, si era reso protagonista di episodi di violenza o strani, al di fuori di casa. Quello che invece è avvenuto fra le mura domestiche, in quella serata, resta ancora da chiarire. Il cranio della donna, colpito da un oggetto contundente di cui ancora non si conosce la natura, presentava gravi fratture, e può darsi che la morte sia avvenuta immediatamente. Oggi, il magistrato dovrebbe dare l’incarico per eseguire l’autopsia, per poi restituire la salma, attualmente all’obitorio dell’ospedale Cannizzaro, ai familiari per i successivi funerali. Un dramma che ha scosso l’intera comunità, e che adesso attende solo di capire come e perché sia avvenuto. LUIGI SAITTA Fonte “La Sicilia” del 29-01-2018