Dopo l’arresto avvenuto nel marzo del 2014 e il processo lungo ed estenuante, per loro è arrivata la condanna e il carcere. I carabinieri di Randazzo, infatti, hanno arrestato Giuseppe Scrivano di 42 anni, Emanuele Lupica Tonno di 34 e Rosaria Tabuso di 58 anni, in esecuzione di ordini di carcerazione emessi dall’Autorità giudiziaria. Sono stati tutti condannati dai giudici per traffico e detenzione finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacenti, reati commessi a Randazzo e Bianco (un paesino in provincia di Reggio Calabria) dal luglio al novembre 2012. Dovranno scontare Scrivano 8 anni e mesi 2 di reclusione, Lupica Tonno 8 anni e la Tabuso 6 anni, 10 mesi e 16 giorni di carcere. Ai tempi furono arrestati all’interno di una operazione in grande stile che ha visto operare ben 70 militari delle compagnie di Randazzo, Giarre, Paternò e Acireale, che alla fine hanno tratto in arresto ben 15 persone di Randazzo, Castiglione di Sicilia, Maniace, Aci Catena e Bianco. Fra questi anche Scrivano, Lupica Tonno e la Tabuso accusati, a vario titolo assieme agli altri, di aver creato un ponte con la Calabria dove prelevare marijuana e cocaina. Ai tempi, secondo la ricostruzione degli investigatori, più o meno ogni 3 settimane una vettura partiva alla volta di Bianco per portare droga, auto che molte delle volte veniva bloccata dai carabinieri che arrestavano i corrieri e sequestravano al merce. Pensate che in Calabria questi furono ripresi dalle telecamere e riconosciuti e così dopo una serie di indagini si decise di far scattare l’operazione che portò agli arresti. Adesso Scrivano è stato accompagnato nel carcere catanese Bicocca mentre gli altri due sono stati rinchiusi nel carcere di Catania di Piazza Lanza. Fonte “La Sicilia” del 27-04-2018