Ennesimo furto di energia elettrica a Maniace, con due donne denunciate dai carabinieri. È il quinto caso negli ultimi sei mesi che viene… alla luce nel piccolo paese sui Nebrodi, con i controlli dell’Enel mirati proprio a reprimere questo fenomeno. Stavolta sono state due le abitazioni trovate non in regola, grazie ai controlli dell’Enel, il cui personale ha riscontrato delle anomalie nei contatori che erano stati manomessi. Questo per ridurre la regolare registrazione del consumo di energia elettrica, e pagare importi inferiori rispetto al dovuto. Così ad essere denunciate sono state due donne, una di 73 anni e un’altra di 39. Entrambe dovranno rispondere di furto aggravato. Alla fine dei controlli, effettuati in maniera congiunta da carabinieri e tecnici Enel, i contatori manomessi sono stati ripristinati. Nei mesi scorsi, altre due donne, una di 43 ed una di 37, erano state denunciate per un analogo reato, mentre qualche mese fa, a finire nella rete dei controlli era stata un’attività commerciale. Il furto di energia elettrica. È uno dei reati maggiormente commessi in Italia, specie al Sud. Nella giurisdizione italiana è un reato penale paragonato al furto, e prevede la reclusione da sei mesi a tre anni e una multa da 154 a 516 euro. Una pena non lieve che spesso si rischia per non pagare qualche euro in più in una bolletta gravata anche dal canone rai. Fonte “La Sicilia” del 30-05-2018