E’ stato un addio straziante quello di ieri, ad Adrano, ad Igor Scalisi, il 27enne adranita morto nel terribile incidente autonomo di lunedì scorso a Bronte, in cui ha perso la vita anche Chiara Proietto, una 23enne brontese, e sono rimasti feriti altri due ragazzi. Tante le lacrime versate ai funerali celebrati alle 11 nella chiesa di Sant’Agostino, che non è riuscita a contenere tutti coloro che volevano rivolgere l’ultimo saluto allo sfortunato ragazzo. Con i familiari, distrutti dal dolore, anche i tanti amici, il sindaco di Adrano, Angelo D’Agate, che per ieri ha proclamato il lutto cittadino; significativa anche la presenza dell’Arma dei carabinieri, che si è stretta attorno ai familiari di Igor, poiché i suoi due fratelli sono carabinieri. Con il capitano della Compagnia dei carabinieri di Paternò, Angelo Accardo, presenti anche militari della Stazione di Adrano e di Maierato, della Compagnia di Monterotondo e della Legione carabinieri Calabria. Applausi e palloncini liberati in volo hanno accolto l’uscita della bara dalla chiesa, è stato il momento in cui idealmente l’intera città ha abbracciato il ragazzo. E poi lacrime, tante lacrime per tutto il corteo funebre lungo il centro cittadino. Portato a spalla dagli amici di Igor, nella centralissima via Roma il feretro ha sostato innanzi al bar della famiglia Scalisi: è stato un momento davvero straziante, tutti in lacrime hanno partecipato ad un momento di grande dolore collettivo, reso più struggente dalla diffusione delle note di una canzone di Eros Ramazzotti “Sta passando novembre”. E ancora striscioni, cartelli, e magliette con parole d’affetto nei confronti di un ragazzo perbene e stimato da tutti, la cui morte ha lacerato il cuore ai familiari, a quelli che lo conoscevano ma anche a coloro che lo hanno conosciuto in un momento di tristezza. SALVO SIDOTI Fonte “La Sicilia” del 09-08-2018