La Vara di Randazzo si è fermata di nuovo, dopo che per la prima volta in circa sette secoli di vita, ha seriamente rischiato di non uscire, con la processione prima posticipata di dieci giorni, e poi interrotta a metà, a causa di un guasto tecnico ad una ruota, che ha impedito al pesante “Tronco” di completare il normale tragitto, obbligandola a tornare indietro. La Vara è un pesante fercolo, alto circa 20 metri, composto da un’armatura in ferro e legno. In essa sono rappresentate le scene dell’assunzione al cielo di Maria, con una caratteristica particolare e forse unica. Infatti, al contrario di altri fercoli simili, in questo i personaggi sono veri, rappresentati da circa 30 bambini, assicurati alla struttura con particolari sistemi che permettono di rimanere sul fercolo in sicurezza. Già lo scorso anno la Vara aveva avuto qualche problema durante la marcia, ma con vari interventi dei “Mastri” della Vara, si era riuscito a completare il giro ed a rientrare in basilica. In inverno, dopo varie peripezie, si era intervenuto sulle ruote per sistemare il guasto, grazie anche a donazioni di privati. E così tutto era pronto per il tradizionale 15 agosto. Ma quel giorno, causa pioggia, è stato deciso di non uscire, per non rischiare. Così la processione è stata rinviata a sabato scorso. E quasi puntualmente, la processione è partita, percorrendo la via Umberto fino a piazza Loreto, per poi risalire fino alla chiesa di San Martino. Ma giunta davanti il Municipio, il pesante fercolo si è bloccato, con una ruota che camminava solo in un senso. Così. Il sindaco Francesco Sgroi, e il parroco don Domenico Massimino, hanno deciso di farla tornare indietro e sospendere la processione. Don Domenico ha voluto ringraziare tutti, mentre il sindaco ha informato tutti i presenti della decisione presa: «Voglio ringraziare tutti i bambini, che hanno dato un grande esempio perché nonostante i problemi sono rimasti al loro posto con molta maturità, e le maestranze che hanno lavorato ininterrottamente per fare uscire il fercolo, abbiamo avuto questo problema e per motivi di sicurezza abbiamo deciso di rientrare. Ci metteremo subito al lavoro, per non avere problemi il prossimo anno, ci scusiamo con tutti». LUIGI SAITTA Fonte “La Sicilia” del 27-08-2018