Adesso mostra il pollice in su Mirco Iraci, operaio trentunenne di Riposto, ricoverato in ospedale a Bronte e assistito costantemente dai medici, dopo essere stato morso da una vipera. Si trovava insieme con la sua ragazza fra le verdi campagne dei Nebrodi, esattamente in contrada Piano Cicogna, quando ha notato fra i cespugli un grosso fungo porcino. «Mi sono chinato per fotografarlo – ci dice – senza accorgermi della presenza di una vipera che mi ha morso in un dito. All’inizio non ho avuto dolore, tant’è che prima ho catturato l’animale e l’ho riposto in una bottiglia per mostrarlo ai sanitari e poi ho pure raccolto il fungo. Non sono passati neanche 3 minuti che il braccio si è enormemente gonfiato». Così con freddezza ha guidato la sua auto per raggiungere la guardia medica di Cesarò, dove i medici hanno disposto il trasferimento all’ospedale di Bronte. Immediatamente ricoverato, l’equipe medica guidata da Giuseppe Lo Faro e composta da Mario Tirendi, Giuseppe D’Amico, Stefania Meli e Maria Grazia Pisano hanno subito pensato al siero antivipera che il paziente però ha rifiutato. Così ci si è limitati a somministrare cortisone e farmaci antibiotici. «Controlleremo costantemente –ci dice il dott. Tirendi – che il sangue non coaguli. Ritengo che il paziente sia fuori pericolo, ma rimane ricoverato in osservazione». La vipera è stata consegnata al Distaccamento del Corpo forestale di Bronte e verrà rilasciata sull’Etna in una zona non antropizzata. GAETANO GUIDOTTO Fonte “La Sicilia” del 28-08-2018