Cinque sindaci hanno firmato il documento che gli avvocati del circondario di Bronte hanno scritto per convincere per primo il ministro della Giustizia a non sopprimere la sede staccata del Tribunale. In un cine-teatro comunale di Bronte, affollato non solo da legali, ma anche da cittadini, sono intervenuti il sindaco Pino Firrarello e i sindaci di Maletto, Pippo De Luca, di Maniace, Salvatore Pinzone Vecchio, San Teodoro, Salvatore Agliozzo e l’assessore Carmelo Giarrizzo di Randazzo. All’incontro hanno partecipato anche numerosi consiglieri comunali ed il presidente della Provincia Giuseppe Castiglione. «Capisco le esigenze – ha affermato Firrarello – e gli avvocati fanno bene a difenderle. Da sindaco sarei più contento se gli avvocati si mobilitassero così per ogni problema della città. Ci troviamo di fronte ad una riforma che prevede la soppressione del nostro Tribunale, con il Governo che non intende concedere deleghe. Comunque i motivi per salvarlo ci sono e se ci dovessero essere distinguo faremo valere le nostre ragioni». Sulla stessa linea gli altri sindaci, con l’avvocato Antonino Uccellatore che, per salvare il Tribunale di Bronte, ha proposto l’allargamento della competenza territoriale degli uffici giudiziari, accorpando anche Adrano e Biancavilla. «Piuttosto che parlare di come salvare il Tribunale di Bronte – ha affermato Castiglione – dobbiamo capire come riorganizzare gli uffici giudiziari della Provincia. Gli uffici periferici sono troppi, ma non possiamo spogliare il territorio rischiando di non garantire un servizio. Gli avvocati hanno formulato una proposta – conclude -. Credo vada valutata».
L. S. fonte “La Sicilia” del 22-04-2012