Revocati dal sindaco di Bronte, Graziano Calanna, i tre componenti dell’Organismo interno di valutazione da lui nominati il 31 maggio. Sulle nomine pesavano «criticità» rilevate dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, un’interrogazione di 5 consiglieri comunali e i ricorsi al Tar. L’Oiv, oltre a valutare i dirigenti, ha compiti su trasparenza e prevenzione della corruzione. Il 2 gennaio 2018 sul sito performance.gov.it avveniva la pubblicazione obbligatoria del bando, approvato con determina 150/2017 dal funzionario comunale Nunzio Lupo, con scadenza 29 gennaio, giorno in cui tuttavia veniva differita al 20 febbraio, con un avviso apparso solo fra le news del sito del Comune. Una commissione nominata dal sindaco, con a capo il segretario comunale Giuseppe Bartorilla, giudicava idonei tutti i 72 partecipanti e il sindaco il 31 maggio ne sceglieva tre, comunicandoli al «Dipartimento Funzione Pubblica – Ufficio per la valutazione della performance – Servizio per la valutazione indipendente» di Roma. Con due note del 25 giugno e 27 luglio, citate nel decreto di revoca del 4 settembre, però, la «Funzione pubblica» rilevava criticità, secondo Calanna dovute a «una diversa interpretazione del Dm 2 dicembre 2016 oggetto di successive proroghe in deroga». Dopo le due lettere, un decreto sindacale del 31 luglio rideterminava i compensi per i tre professionisti. Ma il 3 settembre, sull’Oiv, i consiglieri Salvatore Calamucci, Carlo e Massimo Castiglione, Maria De Luca e Angelica Prestianni presentavano un’interrogazione e l’indomani arrivava la revoca resa nota lunedì. Vani i tentativi di raggiungere il sindaco per sentirlo sulle «criticità» e sui ricorsi al Tar. LUIGI PUTRINO Giornale di Sicilia del 14 settembre 2018