Dopo il torrente Martello, arriva anche la segnalazione per il torrente Saraceno, che attraversa una parte delle contrade di Maniace. A scrivere è il parroco, mons. Nunzio Galati, storico fautore dell’autonomia di Maniace e “padre spirituale” della cittadina, da cui riceve profondo rispetto e ammirazione. Maniace, attraversata dai torrenti Martello, Saraceno e Cutò, che danno origine al Simeto, in passato ha subito piccoli danni dall’esondazione di alcuni tratti. Ultimamente, grazie ai contributi statali e regionali, parte degli argini sono stati sistemati, mentre altri sono in attesa di sistemazione. Proprio per una profonda e preventiva pulizia, mons. Galati ha inviato una lettera oltre che al sindaco, Nino Cantali, anche all’assessorato regionale Territorio e Ambiente, al Genio Civile, all’Agenzia del Demanio, alla Protezione civile e a tutti gli enti interessati, segnalando la presenza di fitta vegetazione proprio nell’alveo del torrente Saraceno, sito alle porte di Maniace e che costeggia il famoso castello Nelson, che potrebbe ostacolare il normale deflusso delle acque. «Il sottoscritto – si legge nella missiva – facendosi portavoce delle preoccupazioni manifestate dai cittadini maniacesi, si rivolge agli autorevoli organi pubblici in indirizzo, permettendosi nel generale silenzio e nel continuo disinteresse – di lanciare l’allarme per il pericolo divenuto per Maniace un vero incubo e rappresentato dal fiume Saraceno le cui acque lambiscono, oltre che le mura del Castello Nelson in Comune di Bronte, abitazioni civili, colture agricole e potrebbero causare un danno alla intera popolazione maniacese qualora non si dovesse procedere con urgenza ad un’opera di bonifica sull’alveo di detto fiume che scorre a ridosso del Castello Nelson e sotto l’attiguo ponte». Un appello forte e accorato, proveniente da una delle più autorevoli voci del territorio. Lo stesso parroco, ricorda poi che una tremenda alluvione, colpì la zona nel lontano 1950, arrecando diversi danni tra cui il crollo di ben due ponti e conclude, dichiarandosi contento dello stanziamento di circa 6,5 milioni di euro per i torrenti della valle del Dittaino, e si augura che gli stessi provvedimenti vengano presi per Maniace. «Abbiamo contattato gli enti preposti – replica il sindaco Cantali – e stiamo preparando un dossier da inviare alla Protezione civile che dovrebbe provvedere ai lavori. Purtroppo, con le poche risorse comunali, potremmo fare ben poco, del resto la situazione del Comune di Maniace, dal punto di vista idrogeologico è nota a tutti, ma spesso, per mancanza di fondi, i nostri appelli restano inascoltati». LUIGI SAITTA Fonte “La Sicilia” del 02-10-2018