La settimana che è appena trascorsa è stata particolarmente fruttuosa per Bronte. Sono state aggiudicate, infatti, 2 gare d’appalto per altrettante opere pubbliche. La prima è stata la ristrutturazione della Chiesa del Rosario, beneficiaria di un finanziamento di 800 mila euro, la seconda la riqualificazione del Polo sportivo cui la Regione ha finanziato circa un milione e mezzo di euro. Ovviamente grande euforia pensando agli investimenti, ai posti di lavoro e soprattutto al fatto che la Città si riapproprierà di 2 immobili importanti. Entusiasmo che non ha nascosto neanche il sindaco, Graziano Calanna, che ha seguito tutto l’iter. Oggi però, alla luce degli esiti delle gare, è lo stesso primo cittadino a sottoporci una riflessione. I lavori della Chiesa sono stati aggiudicati con un ribasso del 33%, quelli del Polo sportivo addirittura con il 40%. Troppo a giudizio di Graziano Calanna che afferma: “Delle due, l’una: o i preziari nazionale e regionale sono esagerati, oppure il ribasso è eccessivo. A noi interessa solo una cosa, che in entrambe le 2 opere pubbliche i lavori vengano realizzati presto, nel migliore dei modi e senza sorprese o intoppi. Il direttore dei lavori dovrà essere da garante per il Comune”. Il problema ovviamente non riguarda solo Bronte, ma l’intero Paese, dove il dilagante fenomeno dei ribassi eccessivi nelle gare d’appalto di lavori pubblici, aggiudicate con il sistema del così detto “prezzo più basso”, infatti, sta creando notevoli danni all’economia nazionale e alle stesse imprese che operano sul mercato. La crisi economica e il calo degli appalti ha scatenato, infatti, una vera e propria “guerra” tra poveri, in cui sono sempre più numerose le imprese che, pur di lavorare e rimanere sul mercato, offrono ribassi elevatissimi alle pubbliche amministrazioni. Fino ad oggi questo, molto spesso, non ha fatto altro che alimentare i contenziosi, provocare ritardi ed in alcuni casi la realizzazione di opere di scarsa qualità o che restano incomplete. «Cosa che non dovrà accadere a Bronte. –ha concluso il sindaco – Noi faremo tutto quanto è nelle nostre possibilità. Vigileremo con molta attenzione, ma la legge però dovrà aiutarci». Fonte “La Sicilia” del 01-11-2018