Sgomento e incredulità. Sono questi i sentimenti che aleggiano nelle prime ore di ieri mattina a Bronte. Un brusco risveglio che nessuno immaginava. La notizia viene data poco prima delle 8. Il sindaco, Graziano Calanna, è coinvolto in una indagine condotta dalla Guardia di Finanza di Riposto relativa alla concessione per le escursione sull’Etna. Nel corso delle indagini, da alcune intercettazioni, è emerso il coinvolgimento di Calanna in relazione alla richiesta di utilità corruttive indebite per procedere all’affidamento a un’impresa privata della gestione della manutenzione e sfruttamento dell’energia elettrica prodotta dall’acquedotto comunale di Bronte. In paese, ieri mattina, non si parlava d’altro. Tra gli avventori dei bar, in piazza Spedalieri, nelle scuole di Bronte la domanda era una sola: «Ma è vero?». E subito è partita la ricerca della notizia, sui social o su internet, per avere la conferma delle dicerie sentite. «Ma ora si deve dimettere? Ora che succede?» Sono le domande che si pongono i cittadini di Bronte. Il sindaco lo conoscono tutti, è la notizia desta clamore, ma nessuno si sbilancia. Anche sui social pochi commenti: tra i primi Valeria Franco, consigliere e portavoce del M5S, che su Facebook scrive: «A seguito dei fatti che hanno coinvolto questa mattina il sindaco del Comune di Bronte, il Movimento 5 Stelle è pronto a depositare una mozione di sfiducia nei confronti suoi e della Giunta il giorno dopo la convalida della misura cautelare cui, da oggi, è sottoposto l’avv. Graziano Calanna. Va da sé che il rapporto tra la città e il sindaco può considerarsi definitivamente compromesso e quindi riteniamo necessario restituire la parola ai cittadini. Sarà nostra cura informarvi sull’evoluzione della vicenda, nel pieno rispetto del lavoro della Magistratura e delle autorità competenti». Cauto il suo predecessore Pino Firrarello: «L’atto giudiziario che coinvolge il sindaco di Bronte rattrista – dichiara – spero che troverà il modo per uscirne fuori indenne anche per il buon nome del paese che amo». A seguito della vicenda che ha coinvolto il sindaco di Bronte Graziano Calanna, la Giunta municipale e i consiglieri comunali Antonio Petronaci, Samanta Longhitano, Ausilia Savoca, Giuseppe Currenti, Giuseppe Di Mulo, Angelica Catania, Gaetano Messina, Salvino Luca, Franco Catania ed il presidente Nino Galati hanno dichiarato: «L’azione amministrativa sempre trasparente ed approntata alla legalità costituisce la prova regina per dimostrare la completa ed assoluta estraneità del sindaco di Bronte nell’unica vicenda che gli viene contestata. Si confida in ogni caso nel lavoro della magistratura e della giustizia che certamente, in tempi rapidi, farà luce sull’effettivo verificarsi degli eventi e che confermerà sicuramente l’innocenza del sindaco Calanna». In serata il prefetto ha temporaneamente sospeso Calanna dall’incarico di sindaco. LUIGI SAITTA Fonte “La Sicilia” del 01-12-2018